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ASCOLI PICENO – Non c’è dubbio che il tema principale di questa settimana sia stato la sanità. Dopo il sit in di protesta dei sindacati al Mazzoni, l’incontro a Castel di Lama con Spacca e la visita del Ministro della Salute Lorenzin, ora è il deputato del Partito Democratico Luciano Agostini a dire la sua. Come di sua abitudine non ha peli sulla lingua l’onorevole, specificando che solo ora interviene sull’argomento perché nei giorni scorsi è stato impegnato a Roma nei lavori parlamentari.

“Sono vicino e sostengo l’azione di protesta dei sindacati organizzati che oltre ai propri associati vogliono tutelare anche i servizi – spiega Agostini – la loro piattaforma propositiva mi convince e l’apertura dimostrata da Spacca è un ottimo segnale. Si dice che la sanità nel Piceno sia in difficoltà per colpa della crisi, in parte vero ma i marchigiani hanno già pagato lo stare in pareggio di bilancio con l’aumento dell’Irap e dell’Irpef. Se si vive un momento difficile ci si organizza per difendere ciò che si ha, invece noi stiamo andando indietro, con liste d’attesa raddoppiate nei migliori dei casi, mobilità passiva aumentata e una situazione dove mancano quattro primari con il reparto di medicina super affollato dove medici e personale solo grazie al loro sacrificio riescono a mandare avanti il reparto. Questi sono segnali di decadenza, avevamo i migliori servizi territoriali ma ora per mancanza di personale stiamo peggiorando anche qui”.

Anche su chi puntare il dito contro per questa situazione il deputato ha le idee chiare: “Castelli non ha saputo difendere quello che il territorio aveva questo è inaccettabile, la colpa poi va ricercata anche in Regione ma non da Canzian che non ha compiti specifici in merito quanto nell’assessore alla Sanità. L’Area Vasta nacque per aumentare i servizi a costi minori invece solo tagli non riorganizzazioni, sono stati traditi i principi altrimenti sarei stato il primo a dire di no. Ora spero che Spacca abbia capito la situazione, come posti letto nel Piceno non siamo messi male, solo che nel computo vengono conteggiate anche le strutture private, se questo sarà l’indirizzo noi faremo le barricate per difendere la sanità pubblica. Altra cosa non è possibile cambiare due direttori di Area Vasta l’anno, ma Castelli non vi venga a dire che le colpe sono solo in Regione perché lui colpevole di non aver difeso un sitema che funzionava”.