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ASCOLI PICENO – Paolo D’Erasmo non ci sta a sentir parlare di poltrone e a ricevere attacchi personali. E proprio a pochi giorni dalle elezioni, cerca di sgombrare il campo da qualsiasi fraintendimento, spiegando, una volta per tutte, il significato della sua candidatura.

LA DIFESA – “Basta con attacchi personali. Li respingo: sia quelli del centrodestra che da una parte del centrosinistra e Movimento 5 Stelle. La riforma Delrio è stata approvata e rende la Provincia un ente di secondo grado, tipo Ciip e Consind. Voglio però sottolineare, penso che ce ne sia bisogno, che questo è un periodo di passaggio che porterà alla totale abolizione della Provincia. La responsabilità politica di governare questo ente sarà quella di risolvere gli enormi problemi della viabilità, delle scuole e dei rifiuti, a livello provinciale.  Non capisco sinceramente chi parla di poltrone, visto che sia il presidente che i consiglieri eletti saranno a costo zero, non percependo alcun compenso“.

LA NUOVA MISSION – D’Erasmo illustra nel dettaglio il compito che la Provincia è chiamata a svolgere: “Qual è lo scopo di questo momento transitorio? Lavorare in strettissima collaborazione con sindaci e consiglieri del territorio, cosa che, negli ultimi cinque anni, non è stata fatta. A riprova di ciò che affermo, gli amministratori locali, oltre il 90%, chiedono un rapporto diverso con l’ente provinciale, più sostegno e più partecipazione. Vogliono guardare in questa maniera al futuro. L’ente è certamente da riorganizzare, essendo in predissesto ormai è impossibilitato a fare mutui, ma ci sono delle emergenze che devono essere risolte considerando i dipendenti come una risorsa.  La responsabilità, seppur di un ente – torno ulteriormente a ribadirlo – di secondo livello, è di governare giorno per giorno il territorio con spirito di servizio, insieme ai sindaci e i consiglieri. Lo dobbiamo alla comunità picena”

IL SISTEMA ELETTORALE – “Alcuni criticano il sistema di votazione, ma questa è espressione democratica di esponenti eletti dal proprio territorio. Rigetto per cui qualsiasi polemica in questo ambito. Concludo sottolineando che, dati gli incontri fatti con il territorio e con i cittadini, che esprimono voglia di cambiamento, adesso capisco perché nessuno, nel centrodestra, si è candidato a presidente”.

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