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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – 58 euro di multa per aver superato il limite di velocità. Nulla di strano a primo impatto, se non fosse che la sanzione è arrivata per aver superato di appena 1 km/h la soglia tollerata dall’autovelox.

LA VICENDA – La ‘sorpresa’ è arrivata a Sara Di Giuseppe. Lungo la SS16, subito dopo l’uscita del Raccordo Ascoli-Mare, non è la prima volta che gli autovelox mietono qualche ‘vittima’. La donna, al volante della propria vettura, ha percorso quel tratto di strada alla velocità di 86km/h quando il limite previsto è di 80km/h. Il verbale della Polizia è però impietoso: “… viene detratta la tolleranza di legge a favore del trasgressore del 5%, pari a 5km/h. Il valore risultante è pari a 81km/h e pertanto supera il limite massimo consentito di 1km/h”. Nonostante il Presidente della Provincia, Paolo D’Erasmo, più di due mesi fa avesse annunciato uno studio per rescindere il contratto con il sistema di monitoraggio stradale ed eliminare gli autovelox, gli strumenti sono ancora oggi in funzione.

LA RISPOSTA DELLA DONNA – Onde evitare un aumento di una multa già salata, Sara Di Giuseppe ha preferito non fare ricorso e pagare tempestivamente la sanzione. Poi però è arrivata subito una sua dichiarazione: “All’automatismo di un dispositivo elettronico intrinsecamente ottuso perché non dotato di intelligenza pur nel suo presumibile preciso funzionamento (a parte le tarature, che generano ovunque molti sospetti), è seguito un adempimento umano altrettanto privo di intelligenza. Intelligenza e buon senso – che ci distinguono dalle macchine, evidentemente non sempre – avrebbero evitato l’assurdo di una trasgressione di 1km/h e a me un onere economico che considero una rapina. Forse la Provincia e i suoi burocrati hanno bisogno di fare cassa e tutto fa brodo. Anche sfilarmi con destrezza 58 euro per 1km/h di trasgressione”.

 

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