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Luglio 2015, tempo di bilanci per uno dei settori più informa di un’economia, quella italiana, alle prese con gli strascichi di una crisi recessiva che tarda da allontanarsi dal nostro Paese. Stiamo parlando del gambling, meglio noto come gioco d’azzardo, che vede nelle Marche uno dei suoi principali hot spot, sia nella versione classica, sia in quella online.

Secondo uno studio compiuto recentemente dagli specialisti della redazione di Agimeg, il primo semestre del 2015 per l’industria del gambling online si è chiuso ancora una volta con il segno positivo. Tra il mese di gennaio e quello di giugno del 2015 infatti la spesa netta, ovvero la differenza tra il volume delle giocate e quella delle vincite, ha raggiunto la soglia dei 153,6 milioni di euro. In termini statistici si è registrata un’impennata del 27% rispetto allo stesso periodo del 2014 nel quale la spesa netta è stata di circa 130 milioni di euro netti. Un ulteriore dato che conferma l’ottimo stato di salute del pianeta gambling viene dalla spesa reale, – differenza tra raccolta e vincite -, che nel solo mese di giugno ha raggiunto la soglia dei 25 milioni di euro.

La crescita esponenziale di questo settore è frutto di un insieme di fattori che agiscono in maniera sinergica, i quali evidenziano come negli ultimi anni, sia in Italia che nella nostra Regione, sia cambiato radicalmente il modo di giocare. Slot machine e vlt dominano ancora le classifiche nazionali con fatturati miliardari (quasi 17 miliardi di euro nel 2014), ma il segmento online (17,5 miliardi di euro raccolti l’anno passato) sta riducendo progressivamente il gap grazie alla spinta esercitata da internet e dai social netowrk, strumenti potenti nella diffusione di un brand sulla rete digitale.

Da un’indagine compiuta su un campione di residenti nel territorio marchigiano, ai quali è stato chiesto il loro approccio con il gambling online e le modalità di gioco preferite, è emersa una certa propensione verso alcuni dei classici del gioco d’azzardo, in particolare nei confronti della roulette. La riscoperta di un classico, come spiegano diverse risposte fornite dagli intervistati, è dovuta alla trasformazione che questa categoria di gioco ha avuto nella versione online. La trasformazione di uno dei giochi tradizionali in una modalità di gioco 2.0 ha convinto gli utenti, come evidenziato anche dalle statistiche sugli accessi di alcune delle piattaforme di gambling operanti nel nostro Paese, come 32Red, Lottomatica e Iziplay. La roulette online di 32Red ha triplicato le visite nell’ultimo trimestre rispetto all’inizio dell’anno, risultati analoghi sono registrati anche dalla medesima sezione degli altri competitors. All’impennata della roulette si contrappone invece la crisi del poker. Il campione di intervistati ha dimostrato un calo nell’interesse di quel gioco che ha fatto da traino al settore per un biennio. Tra le cause principali di questa crisi spicca il livello di preparazione alto che richiede il gioco e la diminuzione della visibilità sui media tradizionali come la tv, che ne aveva fatto le fortune nei mesi successivi alla regolamentazione AAMS del 2011.

Le Marche occupano stabilmente i primi 10 posti della classifica basata sulle spese in gioco d’azzardo. La spesa media per giocatore supera abbondantemente le 1000 euro annuali, totale che viene ripartito tra le apparecchiature da intrattenimento (slot machine e vlt) e piattaforme di giochi online. A distanza siderale dalle categorie leader troviamo le scommesse su base sportiva, le lotterie nazionali e il Lotto.

Dall’analisi complessiva dei dati possiamo concludere come la rivoluzione nel modo di giocare abbia coinvolto profondamente la platea dei giocatori marchigiani, una popolazione che per tradizione ama tutte quelle situazioni capaci di generare emozioni e adrenalina, una popolazione in cui scommesse e puntate sono sempre state un diversivo comune alla routine delle notti trascorse all’interno di pub e bar di provincia.

 

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