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ASCOLI PICENO – “L’Asur ha partecipato, ed espresso la propria opinione, in ciascuna delle conferenze di servizio che hanno condotto alla recente approvazione con prescrizioni del piano operativo di bonifica (POB) dell’area carbon. – spiega Castelli – Il piano, che include anche la bonifica dell’amianto, proprio nella giornata di venerdì scorso, a seguito delle attività di adeguamento alle prescrizioni impartite dagli enti partecipanti al tavolo, è stato nuovamente trasmesso dalla società Restart al Comune di Ascoli”.
IL PIANO – “Gli enti avranno tempo fino al 3 febbraio per verificare l’avvenuto rispetto delle prescrizioni. In caso di riscontro positivo il piano della bonifica sarà esecutivo e la bonifica potrà iniziare senza indugio. Questo percorso, di portata storica ed ormai prossimo alla sua definizione ultimativa,  è il frutto di una condivisione assoluta di tutti gli enti pubblici, Asur compresa”. Tre i punti nevralgici: la bonifica dell’area deve prevedere la più sollecita eliminazione dell’amianto; il POB, che include la predetta eliminazione dell’amianto, è lo strumento per eliminare la problematica; ove il POB non dovesse essere tempestivamente avviato, l’alternativa sarebbe quella di ordinare al privato, con apposita ordinanza sindacale la rimozione dell’amianto”.
“L’unica cosa certa è che le missive del dottor Amadio hanno oggettivamente provocato un allarmismo di cui, in tutta franchezza, nessuno sentiva il bisogno. – conclude Castelli – Soprattutto ora che siamo arrivati,dopo decenni di inerzia, alla definizione dell’iter amministrativo e tecnico di quella che sarà il più importante intervento di risanamento ambientale della nostra città”.
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