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ASCOLI PICENO – I titolari delle farmacie della provincia di Ascoli Piceno non accettano le accuse del direttore generale dell’agenzia delle entrate Rossella Orlandi che a livello nazionale ha espresso pesanti critiche alla categoria. Al centro della vicenda l’inserimento nel 730 precompilato delle spese per farmaci.

LA QUESTIONE – Il presidente dei farmacisti del Piceno Pasquale D’Avella sottolinea che non appena il Governo ha annunciato la novità, è stato condiviso l’obiettivo di semplificare la vita ai cittadini. “Purtroppo – prosegue il presidente D’Avella – è stata la consueta complessità della norma, annunciata con largo anticipo nel 2014, ma definita solo ad agosto 2015: la conseguenza è stata che i dati relativi alle spese sostenute nel 2015 in farmacia dai cittadini non potranno essere interamente inseriti”.

IL PROVVEDIMENTO – D’Avella invita a riflettere sul fatto che “definita la norma, le farmacie si sono immediatamente attivate per far modificare i programmi di gestione ma dobbiamo ricordare che le memorie dei registratori di cassa esistono, sono sigillate e quindi non accessibili direttamente ai farmacisti ma alle autorità preposte”. La conclusione di questa vicenda è positiva: le farmacie attualmente hanno risolto, con molto impegno e professionalità, tutti i problemi relativi all’invio degli scontrini fiscali rilasciati e, quindi, dal primo gennaio 2016, saranno inviati regolarmente per rafforzare con questo nuovo servizio il quotidiano dialogo con le famiglie.

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