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FERMO – Gli agenti del commissariato di polizia di Fermo, nella serata di giovedì sono intervenuti in forze al Lido Tre Archi in quanto diversi cittadini avevano segnalato esplosioni d’arma da fuoco.

LA RICOSTRUZIONE – In strada la scoperta di un uomo di colore seminudo con una vistosa ferita alla testa. L’uomo, un 36enne nigeriano in Italia con richiesta di asilo politico, è stato prima accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale fermano per le apposite cure e poi è stato interrogato per capire cosa fosse successo.

Nella serata di giovedì, l’uomo racconta di aver contattato una prostituta con la quale si era appartato in un appartamento al settimo piano di un palazzo di via Tobagi. Ma dopo averlo fatto spogliare nel corridoio la donna dopo pochi minuti lo ha allontanato in malo modo. Quindi, raccolti i vestiti per andarsene si è accorto che dal suo portafoglio erano spariti 300 euro.

Chieste spiegazioni, il nigeriano è stato aggredito da un gruppo di romeni. Un altro individuo, giunto sul pianerottolo del piano con l’ascensore, ha impugnato una pistola e sparato senza provocargli alcuna ferita.

LE INDAGINI – Il nigeriano è riuscito a fuggire e raggiungere l’abitazione di un amico da dove hanno chiesto aiuto al 113. In contemporanea hanno chiamato il 112 un romeno per segnalare un tentativo di rapina ai danni di un’amica. Gli investigatori del commissariato fermano e la polizia scientifica hanno effettuato i dovuti sopralluoghi arrivando a pensare che la versione più congrua fosse quella del nigeriano.

LA DENUNCIA – Su cinque romeni e un 32enne di origine campana ora pesa una denuncia per associazione per delinquere, concorso in rapina aggravata, lesioni personali, esplosioni in luogo pubblico e procurato allarme. La Questura di Ascoli Piceno e Fermo, ha disposto una vigilanza assidua dell’area interessata da parte di autopattuglie delle forze di polizia.

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