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ASCOLI PICENO – Questa è la fotografia delle imprese del Piceno che la Cna di Ascoli ha monitorato elaborando i dati del Centro studi regionale dell’Associazione e i risultati delle rilevazioni a campione fatte in presa diretta, ascoltando i propri associati. “Il monitoraggio dello stato delle nostre imprese sul fronte dell’innovazione – spiega Luigi Passaretti, presidente della Cna di Ascoli – ci permette come Associazione di mettere in campo azioni mirate. Puntiamo sull’innovazione e sulla relativa formazione per dare nuovo valore alle nostre imprese e maggiori opportunità occupazionali per i giovani”.

INNOVAZIONE – Il 93 per cento degli imprenditori Piceni reputa positivo l’utilizzo di nuove tecnologie informatiche (sito aziendale, ecommerce, social network) per lo sviluppo della propria azienda. Ma questo è, per molti, ancora quasi un sogno nel cassetto. Entrando più nel dettaglio dei dati, infatti, si scopre che se è ormai quasi totale (95,7 per cento) la connessione internet con un computer presente in azienda solo il 67,5 per cento delle imprese (il campione Cna fa riferimento ad aziende con meno di 10 dipendenti) ha un sito web dedicato alla propria azienda. E ancora. Di questo 67 per cento di piccole imprese che hanno comunque un sito, solo il 24 per cento promuove la propria attività sui social, il 27 per cento acquista on line materiali per la produzione aziendale e appena il 5 per cento vende utilizzando lo strumento del commercio elettronico.

NUOVI MERCATI – L’11 per cento degli imprenditori monitorati dalla Cna Picena ha dichiarato che l’innovazione tecnologica e telematica è stata avviata per migliorare la promozione commerciale. Il 13 per cento lo ha fatto, invece, per incrementare l’export. Fra coloro che puntano sul web per internazionalizzare, però, ben il 59 per cento non ha strumenti telematici che gli permettano di monitorare gli utenti stranieri, usando in primis la lingua madre di quella nazione. “I dati dell’indagine – spiega Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli Piceno – parlano chiaro l’azione dell’Associazione in questo caso è di grande importanza. Questi stessi dati ci dicono, ad esempio, che oltre il 50 per cento delle imprese che si sono messe in rete hanno avuto incrementi di fatturato. E comunque benefici nella loro organizzazione aziendale. Come Cna riportiamo poi la positiva esperienza del fare rete, sia per l’azione sui mercati che per l’innovazione, delle reti che abbiamo attivato. Prima fra tutte quella della moda. E a seguire quella per l’artigianato artistico e per l’agroalimentare”.

INVESTIMENTI – L’onda lunga della crisi di questi ultimi anni, pur avendo radicato anche nelle piccole imprese del territorio Piceno la consapevolezza che l’innovazione e i nuovi mercati siano fondamentali per crescere o addirittura anche solo per sopravvivere, ha determinato un calo degli investimenti. Questo calo è diffuso, purtroppo, su tutte le voci di spesa aziendale. Ma ha colpito ancora di più il settore dell’innovazione e della formazione. Innovazione e formazione, però, rappresentano un’occasione che le imprese non devono lasciarsi sfuggire. “L’azione di guida di Fidimpresa Marche – aggiunge Massimo Capriotti, direttore provinciale del Confidi unico regionale della Cna – è fondamentale in queste scelte di innovazione e di marketing rivolto a nuovi obiettivi. Le misure di sostegno, a livello regionale, nazionale e comunitario, esistono. L’importante è condividere con l’imprenditore il target migliore per la sua impresa”.

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