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Il giorno dopo l’incendio, all’Italpannelli di Ancarano, si fa la conta dei danni. Quasi un terzo della fabbrica, infatti, è stato distrutto dal rogo, con la superstrada e la bonifica che per tutta la serata di ieri sono rimaste chiuse. La situazione è ancora in evoluzione, ma l’aspetto positivo è che non ci sono stati feriti.

LA SITUAZIONE – Al momento si sta valutando il grado di inquinamento dell’aria. A fare il punto della situazione, questa mattina, è stato il sindaco di Ancarano Angelo Panichi. “Questa mattina ho personalmente seguito, chiedendo la massima celerità e concretezza , le operazioni degli organi tecnici deputati ai prelievi necessari per la verifica dello stato di fatto dell’aria e di quanto altro interessato dalle conseguenze dell’incendio – ha spiegato il sindaco -. Contestualmente a seconda e contemporanea riunione e sopralluoghi congiunti seguiti dal vicesindaco Del Cane, si è dato luogo alla riapertura delle aziende limitrofe ad Italpannelli. A seguito delle prescrizioni evidenziate dalla Asl verrà allargato con idonea ordinanza, il raggio di monitoraggio da 1 km a 5 km per quanto riguarda le precauzioni già emanate nella giornata di ieri. Considerato che i risultati sulla qualità dell’aria non sono al momento disponibili ( è stata installata una centralina a ridosso del Comune e sono stati effettuati dei prelievi specifici in altre zone del paese) e che la popolazione in età scolastica è la prima fascia da tutelare, in via precauzionale le scuole di ogni ordine e grado del territorio del Comune di Ancarano resteranno chiuse nella giornata di domani 31 marzo”.

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