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Fulvio Ervas, apprezzato scrittore di gialli, è diventato famosissimo qualche anno fa grazie al racconto, storia vera di amore, cura e quotidiana battaglia, della vita di Andrea e del suo papà, legati da un affetto profondo reso più “laborioso” dall’autismo. Fulvio fu capace in quel libro bellissimo, “Se ti abbraccio non aver paura”, di raccontare la normalità di una famiglia, le cose piccole e grandi che ci fanno chiamare alcuni posti e alcune persone “casa” nonostante e attraverso la malattia del primogenito. Andrea con il suo autismo però non diventava, e qui il gran merito del testo, un caso, un esempio, un oggetto ma restava sempre un ragazzo che, oltre le difficoltà, mostrava una straordinaria voglia di vivere e di essere persona.

Il nostro autore, che sarà ospite di un incontro organizzato dalla libreria Rinascita in collaborazione con CittadianzAttiva venerdì 8 Aprile, è tornato in questi mesi in libreria con un racconto altrettanto forte dove il rapporto tra salute, malattia e relazioni familiari sono presenti e centrali. Il libro in questione è “Tu non tacere”. Cosa accade quando un incidente sconvolge la vita di un uomo e della sua famiglia? E se le tragiche conseguenze di questo incidente non fossero solo frutto della fatalità ma causate da incuria dei soccorritori? Il tema scottante della giustizia sanitaria e dei diritti del malato sono analizzati con delicatezza e profondità attraverso la voce del figlio del protagonista che, da studente di medicina, scopre i limiti e le debolezze della sua stessa vocazione professionale. La storia, che potrebbe essere quella di chiunque, diventa l’occasione per una riflessione profonda sul senso stesso della vita.

Data la serata speciale voglio segnalarvi altri libri di Fulvio per conoscere i mille volti di questo scrittore eccezionale. Vi suggerisco per scoprire la vena giallista il delizioso “finché c’è prosecco c’è speranza” con una insolita prefazione di margherita Hack e “Si fa presto a dire Adriatico”, dove l’ispettore Stucky indaga tra le coste vicine eppure “altre” della Croazia.

Buone letture, scrivetemi a info@biliodiversita.it

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