Articolo
Testo articolo principale

Scrivere un libro è un’impresa difficile, ci sono, infatti, moltissimi scrittori inaspettati.

Purtroppo, e lo so bene fidatevi, troppi nel mondo sono convinti che la creazione di un romanzo sia un’attività accessibile a tutti. Da questo errore di valutazione nascono una serie di terribili prodotti editoriali che infestano il mercato del libro.

Essere scrittore infatti non è solo una questione di volontà; tanto dipende dal talento e tantissimo dal lavoro di limatura e disciplina che trasforma una storia interessante in un racconto capace di affascinare il pubblico.

Ecco perché ho sempre un po’ di timore quando in libreria arrivano libri scritti da personaggi lontani dal mondo della letteratura e che vengono dallo spettacolo, dalla politica o da altre discipline. Il rischio di trovarsi a leggere un pessimo libro che è giunto agli onori della grande editoria solo per la fama del suo firmatario è altissimo.

In questo post voglio suggerirvi invece degli scrittori inaspettati che hanno scritto libri con grazia, raccontando una bella storia. Opere di autori, insomma, che nella vita fanno un lavoro completamente diverso.

 Si tratta, a mio giudizio, di una bellissima combinazione che fa capire come a volte, il vero talento, permette a una persona di essere creativa e originale in tutti i registri e attraverso tutte le forme d’arte.

Consigli di lettura su scrittori inaspettati

Comincio la mia raccolta con un grande maestro. Il mitico Francesco Guccini (che ahimè oramai raramente canta) è da anni una firma del giallo italiano. I suoi romanzi, scritti in coppia con Loriano Macchiavelli, hanno il gusto asciutto e la profondità dei suoi testi.

Per provare vi segnalo l’ultimo Tempo da elfi.

Solo per darvi una idea vi riporto la quarta di copertina del libro: “Le stagioni si avvicendano sempre uguali a Casedisopra, fra la tabaccheria della Nerina e le due caserme – dei Carabinieri e della Forestale – che invano vigilano sulla trattoria-bar di Benito, dove anche quando la stagione della caccia è chiusa il maiale servito in tavola ha un curioso retrogusto di cinghiale… Eppure ultimamente qualcosa sta cambiando. In paese compaiono ragazzi e ragazze dagli abiti colorati, calzano sandali di cuoio intrecciati a mano e vendono i prodotti del bosco e della pastorizia: sono gli Elfi, che vivono in piccole comunità isolate sulla montagna, senza elettricità, praticando il baratto e ospitando chiunque bussi alla loro porta senza porre domande. Forse potranno essere loro a prendersi cura del territorio appenninico, sempre più trascurato e spopolato, mentre sul corpo della Forestale incombe il destino di venire assorbito nell’Arma dei Carabinieri? Marco Gherardini, detto Poiana, ispettore della Forestale, non fa in tempo a immalinconirsi con questi pensieri che ecco, nell’aria risuonano due spari proprio quando nemmeno i cacciatori avrebbero licenza di esploderli. E di lì a poco, ai piedi di un dirupo viene trovato un cadavere: proprio un giovane elfo, si direbbe. Inizia per Poiana l’indagine più difficile della sua carriera”.

Se sono partita da una vecchia roccia della musica italiana vi segnalo anche un bellissimo libro che è il memorir della grandissima Patti Smith. La cantautrice leggendaria ci racconta stralci della sua vita e delle sue peregrinazioni nel bellissimo M train

Attraverso una prosa che scivola tra sogno e realtà, tra passato e presente, arriviamo in Messico, a Casa Azul, residenza e tomba di Frida Kahlo, a Berlino, alla conferenza di una misteriosa società di esploratori dell’Artide, a Rockaway Beach, dove Patti Smith comprò una casa abbandonata in riva al mare poco prima che l’uragano Sandy si abbattesse su New York, fino alle tombe di Genet, Plath, Rimbaud e Mishima.

A scandire il cammino, le fotografie scattate da Patti Smith con l’inseparabile Polaroid. Alle tappe di questo viaggio insieme reale e onirico si intrecciano le riflessioni sul mestiere dell’artista e sulla creazione artistica, ma anche i ricordi degli anni trascorsi in Michigan e della perdita irrimediabile del marito, il musicista Fred Sonic Smith.

Ne deriva una collezione di storie vere, viaggi, passioni il caffè e i telefilm polizieschi -, memorie, meditazioni sulla letteratura e sulle ossessioni letterarie più profonde: un libro potente e toccante, che ci porta dritto al cuore di una tra gli artisti più poliedrici dei nostri giorni.

Dopo due musicisti passo agli attori. C’è un libro uscito da pochissimo scritto dalla grande Franca Valeri e che racconta del suo rapporto con il teatro e racchiude una serie di memorie bellissime e ricche di vita.

Lo consiglio a tutti coloro che amano il palcoscenico perché coglie con garbo le mille sfaccettature di questo mondo. Il titolo è La stanza dei gatti.

Sempre opera di un attore (chi non ricorda l’agente Mulder di X-files) è il godibile romanzo “Porca vacca che racconta l’odissea comica di una mucca in fuga verso l’India per non diventare una bistecca. Surreale ma davvero piacevole!

La lista potrebbe continuare con tanti altri strani incontri tra letteratura e altre professionalità (non ho messo la folta pattuglia dei magistrati, giornalisti e medici prestati alla narrativa ma prometto che recupererò a breve) ma credo che questa breve carrellata sia già abbastanza per darvi un’idea.

Buona lettura e scrivetemi a info@bibliodiversita.it

TAG: , ,