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Durante il mese di ottobre il tema del gioco in Italia è tornato a essere protagonista, per via di importanti novità che riguardano da vicino la Manovra fiscale e lo stop all’apertura di nuove sale da gioco a meno di 500 metri dai luoghi sensibili.

Si era parlato della possibilità del divieto di aprire e gestire sale da gioco, vicino le scuole e altri luoghi sensibili, per tale motivo il provvedimento emanato dalla Regione Lazio, non rappresenta di fatto una novità, bensì l’attuazione di una norma che era già ampiamente enunciata e discussa nei mesi scorsi.

Ora, come abbiamo già potuto appurare, il Governo Conte con l’attuazione del Decreto Dignità ha iniziato ad applicare nuove regole e leggi che andranno a determinare da qui al 2019 il tema del gioco d’azzardo. Durante la scorsa estate si è molto discusso circa il divieto che riguarda la pubblicità del gioco dei casinò online e delle scommesse sportive, che da qui al 2019 verrà applicato nel nostro Paese. Questo non rappresenta un divieto verso la pratica del gioco, ma tuttavia ne limita il campo d’azione.

Lo stesso vale anche per il gioco di tipo fisico, con una stretta per le sale slot e VLT che devono effettuare delle modifiche alle macchinette in quanto sempre secondo il Decreto, onde evitare l’esposizione del gioco ai minori, tale macchine devono essere provviste di inserimento della tessera sanitaria per dimostrare la maggiore età e quindi procedere al gioco.

Questo vuol dire che da qui al 2020 verrà sostituito un numero significativo di macchinette già presenti sul nostro territorio, mentre altre saranno solo modificate e adeguate alla legge vigente.

Secondo i dati pubblicati dall’agenzia AGIMEG per il gioco d’azzardo si preannuncia un periodo di grandi cambiamenti, che dovrebbe portare a un calo di introiti quantificabile con una perdita del 23-25% rispetto agli anni passati. Da segnalare anche come all’interno della Manovra sia previsto già un maggiore gettito di oltre 250 milioni di euro, sempre per il prossimo anno.

Tutto questo riguarda ancora una volta il tema del gioco in Italia. Si va quindi dall’aumento delle imposte per slot e vlt, che passeranno, rispettivamente, al 19,75% e 6,75%, il Governo, dato che è stato pubblicato su tutte le maggiori testate quotidiane e che quindi prevede che saranno assicurate maggiori entrate.

La cifra di 250 milioni di euro vale quindi per il 2019, mentre si stanno muovendo anche i consigli regionali come quello del Veneto, della Toscana oltre al già citato caso del Lazio, circa la possibilità di limitare e tagliare verso i giochi di stato, con un’attenzione maggiore verso le slot machine e le sale VLT che oggi sono diffuse sul territorio nazionale in molti centri urbani.

Troviamo quindi un lavoro sinergico volto a ridimensionare l’azione dell’industria del gambling, visto che da una parte il divieto di pubblicità al gioco sarà rivolto principalmente ai casinò online come eurobet.it e a tutti quei siti che trattano le scommesse sportive online, mentre l’azione dei consigli regionali e di alcuni comuni d’Italia sarà rivolto per le sale da gioco di tipo fisico.

Del resto è quanto il vicepremier Luigi Di Maio ha già più volte affermato con convinzione: il governo attuale combatterà per quanto è possibile l’azione virtuosa e virtuale del settore del gioco d’azzardo. Senza tenere però conto del fatto che tutto ciò potrebbe aprire la strada al gioco illegale che fino al 2009 in Italia ha prosperato per conto delle attività illecite presenti sul nostro territorio.

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