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Nelle Marche è in corso il “Gaps – Gambling Adult Population Survey”, un’indagine condotta dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) che si svilupperà in un arco temporale compreso tra il mese di ottobre ed il mese di dicembre 2018.

Lo studio fa parte del piano di prevenzione e cura delle problematiche legale al gioco d’azzardo, ed è  stato finanziato dalla Regione insieme al Ministero della Salute con oltre 2,6 milioni di euro.

Come spiegato dal Cnr, la ricerca coinvolgerà 25 comunica marchigiani, tra cui probabilmente anche Ascoli Piceno, per un totale di 10.000 soggetti di età compresa tra i 15 ed i 74 anni. Il campione, selezionato in modo totalmente casuale, riceverà a casa un questionario cartaceo assolutamente anonimo contenente una serie di domande relative a opinioni personali, conoscenze possedute sul tema e comportamenti relativi al gioco.

Nel pieno rispetto della loro privacy, le persone selezionate potranno esprimersi liberamente, fornendo informazioni preziose alla comprensione dell’atteggiamento verso il gioco, sia che si tratti dell’acquisto di un gratta e vinci nel bar sotto casa o di qualche puntata fatta nelle slot machine presenti in un casino online.

Per favorire la più alta partecipazione possibile allo studio, la Regione si è fatta promotrice di un invito che spiega ai cittadini gli elementi base dell’iniziativa in corso sottolineando che il questionario è anonimo, gratuito e veloce e che la raccolta dati darà un contributo fondamentale all’impostazione delle future iniziative di prevenzione ed intervento nel campo delle ludopatie. Un altro elemento posto ben in evidenza nel volantino informativo è che tutti i cittadini selezionati possono compilare il questionario, anche se non sono giocatori.

Grazie al campione selezionato sarà possibile raccogliere informazioni utili ad una comprensione a 360° del fenomeno del gioco d’azzardo, esplorando sia le preferenze degli intervistati, che la modalità e la facilità di accesso alle diverse opzioni di azzardo, come anche le implicazioni e le conseguenze sociodemografiche legate allo stesso. Il coinvolgimento di 25 diversi Comuni permetterà anche di mettere in relazione i comportamenti di gioco con i diversi regolamenti restrittivi approvati sul territorio regionale, per fornire elementi scientifici e conoscitivi utili a dare una direzione alle future politiche sociali marchigiane.

L’obiettivo è chiaramente quello di poter dare risposte efficaci ai reali bisogni della popolazione e di creare interventi di prevenzione, riduzione del rischio ed assistenza, che siano calati sulla specifica realtà del territorio.

Come si diceva, l’indagine in corso è una delle iniziative che compongono il Piano di prevenzione e cura delle problematiche legale al gioco d’azzardo che è articolato in 5 Programmi territoriali provinciali, attuati dall’Azienda Sanitaria Unica Regionale, dagli enti privati accreditati e dagli Ambiti Territoriali Sociali attraverso 70 diversi progetti che spaziano dalle iniziative informative, alla cura delle persone con dipendenza da gioco, alla formazione degli operatori.

Sabrina Molinaro, ricercatrice Cnr-Ifc che da una decina di anni monitora la diffusione del gioco d’azzardo in Italia, ha osservato che il gioco si sta diffondendo tra la popolazione ad una velocità sorprendente. I dati relativi alla popolazione giovanile marchigiana sono tuttavia confortanti, infatti la percentuale di studenti (15-19 anni) che ha giocato almeno una volta nel 12 mesi precedenti è passata dal 44,1% del 2008 al 36,6% del 2017. In calo anche i ragazzi con profilo di gioco problematico che sono passati dal 9,1% al 6,2% nello stesso arco temporale. Cresce invece il gioco nella popolazione adulta, a dimostrazione del fatto che ci si trova di fronte ad un fenomeno complesso le cui dinamiche cambiano in base all’età della fascia di popolazione che si sta considerando.

 

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