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Stop alla chiusura acqua notturna in tutti i comuni interessati durante il weekend, a partire da questa sera, 18 gennaio, fino a domenica 20. La Ciip ha infatti accolto le richieste pervenute dalla Confcommercio e dalla Federazioni dei pubblici esercizi (Fipe). Tuttavia, le chiusura riprenderanno regolarmente domenica 20 gennaio alle ore 23.

Tale decisione, adottata per venire incontro alle esigenze degli operatori economici e dei cittadini, va considerata come un provvedimento straordinario che potrà essere eventualmente riproposto solo se il consumo di acqua di questo fine settimana non andrà ad aggravare la situazione di crisi idrica.

Infine, in merito ai casi di acqua torbida verificatesi a seguito delle chiusure e riaperture dei serbatoi, si specifica che, si tratta di fenomeni transitori e fisiologici che non devono destare allarmismi.

Chiusura acqua, la richiesta arrivata anche da18 Castelli

“Lo scopo di questa mia richiesta, sulla scorsa di quanto richiestomi dall’associazione commercianti Wap – spiega Castelli-, è quello di consentire alle attività di ristorazione, il venerdì e il sabato, di non subire gli effetti di una chiusura anticipata dell’erogazione di acqua che, se rimanesse alle ore 23, creerebbe numerosi problemi. Il presidente della Ciip Giacinto Alati mi è apparso disponibile nel procedere con un’istruttoria che tuteli nel fine settimana bar e ristoranti”.

Sempre con la Ciip (Cicli Integrati Impianti Primari) il primo cittadino ascolano ha toccato il tema dei tempi di attivazione dell’impianto di soccorso di Castel Trosino, che potrebbe consentire una protezione dagli effetti della crisi idrica.

“Il presidente Alati mi ha assicurato – prosegue Castelli- che sta monitorando l’iter autorizzativo di un procedimento che, per la parte realizzativa, è stato già completato”. 

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Ciip, perché chiudere i serbatoi d’acqua?

L’annuncio dell’attivazione del codice rosso per risolvere la situazione della crisi idrica è arrivato qualche giorno fa assieme alla decisione di chiudere i serbatoi di alcune zone per garantire una equa distribuzione della risorsa idrica disponibile. La chiusura è partita ieri 14 Gennaio e continuerà fino a un nuovo avviso, nelle ore notturne tra le 23 e le  6 circa, nelle zone di seguito elencate.

A causa del peggioramento climatico e della riduzione delle portate in sorgente,è stata attivato dal Ciip, il livello massimo di allarme, codice rosso di primo stadio per mettere in atto alcune misure in grado di favorire l’uso della risorsa idrica disponibile, tra cui quella della chiusura dei serbatoi in alcune zone della Provincia di Ascoli.

“Oltre alla crisi idrica, il sisma ha modificato ulteriormente l’andamento delle sorgenti, non sappiamo quanto recupereremo nel tempo, visto che ci siamo basati sia su dati storici e su degli studi anche con l’Università,anche se  una parte del bacino l’abbiamo persa, il tutto è andato verso l’Umbria.

Abbiamo perso diversi litri al secondo a questo va aggiunta una siccità straordinaria, per questo gli impianti di soccorso dovrebbero servire a tamponare i litri mancanti”, ha spiegato l’ingegner Bollettini.

Un dato significativo è quello dei litri che a causa della siccità e del sisma, sono venuti a mancare; si parla di circa 300 litri al secondo se pensiamo che prima del terremoto erano 500 e dopo, circa 200.

La crisi idrica ormai va avanti da un anno e mezzo, “abbiamo deciso di mettere in campo queste misure dopo aver aspettato che la situazione migliorasse, finora siamo andati avanti con questi impianti di soccorso. Un grazie al nostro personale tecnico, nessuno si rende conto dei sacrifici che loro fanno, sopratutto i tecnici e gli operai.

La nostra zona è ad alta vocazione turistica, “non manca niente qui, neanche l’acqua, per questo invitiamo le persone ad un uso più saggio e più intelligente di questa risorsa” precisa il Presidente Alati.

Tutte le zone dove verrà chiusa l’acqua

L’interruzione notturna della risorsa idrica, interesserà le seguenti zone da Lunedì 14 Gennaio, dalle 23:00 alle 06:00; si precisa che il serbatoio in una delle zone di Ascoli, l’Annunziata vedrà una riduzione della pressione non la sua chiusura totale.

  • Ascoli Piceno: Centro Urbano, Quartiere Tofare, Via Piceno Aprutina, Via Napoli, Via III Ottobre, Via Spalvieri,Monticelli, Brecciarolo, Villa S.Antonio. 
  • Acquasanta Terme: Centro Urbano, Frazione Santa Maria, Castel di Luco, Frazione Centrale, Frazione Paggese
  • Acquaviva Picena: Centro Urbano, Contrade S Vincenzo, Colle in su
  • Castel di Lama: Centro Urbano, Villa Charini, Piattoni, Forcella, Cabbiano, Valentino, Colle
  • Castignano: Centro Urbano
  • Castorano: Centro Urbano, San Silvestro, Gaico
  • Colli del Tronto: Centro Urbano, Villa San Giuseppe.
  • Cupra Marittima: Centro Urbano.
  • Folignano: Folignano paese, Villa Pigna, Zona Battente, Zona Marino del Tronto.
  • Grottammare: Centro Urbano, NO centro storico.
  • Lapedona: Centro Urbano.
  • Maltignano: Centro Urbano, Caselle.
  • Monsampolo del Tronto: Centro Urbano.
  • Montalto delle Marche: Centro Urbano.
  • Montedinove: Centro Urbano.
  • Monteprandone: Centobuchi, Stella di Monsampolo.
  • Offida: Centro Urbano, Zona Cappuccini, Zona San Lazzaro.
  • Ortezzano: Centro Urbano.
  • Ripatransone: Centro Urbano.
  • Roccafluvione: Centro Urbano.
  • Rotella: Centro Urbano.
  • San Benedetto del Tronto: Zona ponte rotto, Zona Industriale Acquaviva, C. da Marinuccia, parte della Zona Ascolani.
  • Spinetoli: Frazione Pagliare del Tronto.
  • Venarotta: Centro Urbano.

La Ciip  ha già provveduto ad avvisare la popolazione attraverso sms, e si adopererà al meglio per ridurre i disagi, avrà cura inoltre di segnalare ulteriori azioni di chiusura dei serbatoi.                                                             

 

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