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La giurista italiana Marta Cartabia è stata eletta, all’unanimità, nuovo Presidente della Corte Costituzionale: è la prima donna, a ricoprire l’incarico, nella storia dell’organo costituzionale italiano. Prende il posto di Giorgio Lattanzi, che era al vertice della Consulta dal marzo del 2018, il cui mandato è scaduto il 9 dicembre scorso. Cartabia ricoprirà, nella gerarchia istituzionale, il ruolo di “quinta carica dello Stato” (dopo il Presidente della Repubblica, il Presidente del Senato e il Presidente della Camera).

La giurista lombarda è stata eletta, dal collegio dei Giudici costituzionali, nel corso di una seduta a porte chiuse: ha ottenuto l’unanimità, con 14 voti favorevoli (una scheda bianca, la sua). La nuova Presidente della Corte Costituzionale, come suo primo atto ufficiale, ha confermato, come vicepresidenti, i giudici Aldo Carosi e Mario Morelli. Rimarrà in carica fino al 13 settembre 2020, data di scadenza del suo mandato di Giudice costituzionale (della durata di nove anni).

Chi è Marta Cartabia, prima Presidente donna della Corte Costituzionale

Marta Cartabia è nata a San Giorgio su Legnano (Milano) il 14 maggio 1963. Nel 1987, si è laureata, con lode, in Giurisprudenza, presso l’Università degli Studi di Milano, discutendo la tesi “Esiste un diritto costituzionale europeo?” (il suo relatore fu Valerio Onida, futuro Presidente della Corte costituzionale). Nel 1993, ha conseguito il Dottorato di ricerca, in Legge, presso l’Istituto universitario europeo di Fiesole. Dal 1993 al 1999, è stata ricercatrice di Diritto costituzionale, presso l’Università degli Studi di Milano. Successivamente è stata Professore associato (1999 – 2000) e ordinario (2000 – 2004) di Istituzioni di diritto pubblico, presso l’Università degli Studi di Verona.

Dal 2004, è Professore ordinario di Diritto costituzionale, presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, dove è anche stata titolare del “corso Jean Monnet” in Diritto costituzionale europeo (2005 – 2008). Ha insegnato in numerosi atenei, in Italia e all’estero. È stata tra i fondatori di “Italian Journal of Public Law”, la prima rivista giuridica italiana, scritta interamente in lingua inglese.

Alla Corte Costituzionale, Marta Cartabia è arrivata nel 2011: è stata la terza Giudice donna, dopo Fernanda Contri e Maria Rita Saulle. A nominarla, a soli 48 anni (una dei Giudici costituzionali più giovani della Consulta), fu l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ne apprezzò l’attività di autrice e studiosa, impegnata sulla tematica dell’integrazione dei sistemi costituzionali europei e nazionali. Il 12 novembre 2014, Cartabia è stata nominata vicepresidente della Consulta; ora, è arrivata l’elezione a Presidente della prestigiosa istitituzione, che è un organo di garanzia costituzionale.

“E’ un passo significativo, per la storia delle nostre istituzioni. – ha dichiarato Marta Cartabia, dopo la sua elezione a Presidente della Corte Costituzionale – Le donne in magistratura sono in maggioranza, rappresentano il 53%; ma non sono ai vertici, nelle alte cariche. Per la mia formazione giuridica, sono state decisive alcune figure femminili, a partire da mia madre; ma anche alcuni modelli formativi, soprattutto maschili, che mi hanno incoraggiata e sostenuta. Sono stati tutti decisivi, perché accadesse quello che mi è accaduto”.

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