Articolo
Testo articolo principale

Acquaviva Picena, l’antica fortezza, tra le più datate e meglio conservate delle Marche, è stata restaurata ed aperta al pubblico grazie all’utilizzo di innovativi strumenti tecnologici che potranno raccontare e far vivere al visitatore parte della sua storia.

Il lavoro è iniziato con il restauro conservativo della rocca affidato agli architetti della 26 Studio di Architettura, Marco Cecilian e Marta Fontana, che hanno rimosso e sostituito gli elementi degradati, rafforzato gli elementi statici, ripulita e irrobustita l’intera cresta muraria. Si è poi aggiunto un nuovo allestimento museale, fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Acquaviva Picena guidata da Pierpaolo Rosetti e affidato alla JM – Multimedia Developer che ha realizzato pannelli didascalici bilingue ricchi di foto, documenti e ricostruzioni 3D, plastici in scala che promuovono un percorso tattile dedicato agli ipovedenti corredati da didascalie bilingue in braille, e poi il viaggio virtuale nel tempo con navigazione a 360° con visore Oculus GO, che consente un tuffo nella storia tra assedi e trasformazioni architettoniche.

Acquaviva Picena, il restauro conservativo

Con il restauro conservativo notevoli porzioni della rocca sono ritornate all’antico splendore, grazie alle tecniche impiegate e agli interventi mirati alla pulizia e alla messa in sicurezza. I materiali più deboli e rovinati sono stati sostituiti, con la conseguente integrazione dei giunti di malta e il riempimento di parti mancanti di mattoni con identici laterizi antichi di alcuni porzioni murarie; dalla cresta muraria, invece, è stata rimossa tutta la malta cementizia permettendo di rivedere le forme originali del perimetro più alto delle mura. Le operazioni di pulitura, infine, hanno permesso la rimozione delle erbe infestanti, del deposito particellare, delle croste nere sulle lastre di marmo e dei graffi vandalici con tecniche quali l’idrosabbiatura e l’acqua nebulizzata.

I lavori sono stati diretti dagli architetti di 26 Studio di Architettura, Marco Cecilian e Marta Fontana, e realizzati dall’impresa Varanesi di Campli (TE).

La Fortezza nel tempo, il progetto

Per l’accoglienza e la fruizione dei visitatori sono stati realizzati pannelli didascalici bilingue ricchi di foto, documenti e ricostruzioni 3D; è stato, poi, ideato un percorso tattile dedicato agli ipovedenti, con 2 plastici della rocca: il primo è la ricostruzione della fortezza nel Trecento, il secondo presenta la fortezza di oggi, entrambi corredati da didascalie bilingue in braille. Il visitatore può anche effettuare un viaggio virtuale con navigazione a 360° con visore Oculus GO, dove viene narrata (in italiano e in inglese) la storia della fortezza.

Il progetto di musealizzazione è stato realizzato dalla JM – Multimedia Developer di Jonathan Mancini con la collaborazione di Riccardo Pallotto che ha curato la grafica dei pannelli e parte della modellazione 3D, e Federica Candelaresi autrice della ricerca di documenti, la stesura dei testi, storyboard e comunicazione.

L’intero progetto è stato cofinanziato dal FESR MARCHE, programma operativo POR 2014-2020: Restauro del paramento murario della fortezza medievale e museo archeologico. Obiettivo: miglioramento della condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, nelle aree di attrazione, attraverso la valorizzazione integrata di risorse e competenze territoriali.

TAG: , , ,