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Ricostruzione post sisma, il Commissario Giovanni Legnini ha incontrato per la prima volta, in videoconferenza, il coordinamento dei comitati dei terremotati del Centro Italia.

“Il rapporto con i Comitati che rappresentano gli abitanti e i portatori di interessi legittimi è fondamentale. Voglio stabilire con voi un canale di comunicazione diretta, attraverso il quale potremo confrontarci e potrete inviare le vostre proposte e segnalazioni, evidenziare problemi, inefficienze ed omissioni” ha detto Legnini nel corso della riunione da lui stesso sollecitata.

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Ricostruzione post sisma, la lettera a Legnini

L’incontro in videoconferenza si è svolto anche sulla base di una lettera inviata dai Comitati dei cittadini del cratere a Legnini, dove i cittadini definiscono “scoraggiante, dopo tre anni e mezzo, ricominciare daccapo a dialogare con le istituzioni statali”.

La priorità, per i membri dei Comitati, è un testo unico di legge e testi coordinati per le ordinanze della Protezione civile e del Commissario: “Più volte ci è stato promesso e non fatto”. I Comitati della ricostruzioni si dichiarano sempre più convinti della necessità di attribuire poteri più ampi ad un Commissario Nazionale, che possa agire scavalcando la parcellizzazione delle competenze, evitando il rimpallo di responsabilità fra Commissario, Vice commissari regionali, Comuni e sottosegretari. “Siamo convinti della necessità di dare al Commissario un potere di emanare ordinanze in deroga alle leggi vigenti anche se motivate. Siamo stati sempre convinti che anche la ricostruzione dei territori terremotati deve passare attraverso la creazione di una struttura nazionale (vedi Protezione Civile) con personale adeguato e sufficiente per affrontare e intervenire nei frequenti eventi sismici del nostro paese, evitando in tal caso le assunzioni temporanee negli uffici per la ricostruzione”, proseguono nella lettera.

Altra necessità individuata è “l’attuazione di incentivi economici e fiscali a lungo termine, come lo ZES (zona economica speciale), che scongiurino lo spopolamento del territorio, consentano la continuazione delle attività esistenti e l’avvio di nuove attività”. Vanno strutturate, poi, “misure di sostegno al reddito, già chiamato Reddito di Cratere, ancor più importanti oggi per le conseguenze economiche negative sull’economia della zona a causa della diffusione del coronavirus. Chiediamo soprattutto che ci siano procedure differenziate e agevolate per superare blocchi burocratici con necessarie deroghe alla legge ordinaria, per avviare la cosiddetta ricostruzione pesante in vasti territori completamente distrutti e soprattutto nelle zone perimetrate”.

Infine, i Comitati chiedono un “confronto costante in queste ultime zone attraverso un osservatorio locale e al quale partecipino la Struttura Commissariale, il Comune, la Sovraintendenza e le Associazioni locali. Questo confronto dovrebbe portare ad un decentramento operativo nell’ambito di una normativa unica e snella, con la possibilità di correzioni a livello locale senza attendere emanazioni di ordinanze che, per la loro natura, devono tenere conto di problematiche generali ma diventano incompatibili con la velocità di esecuzione”.

La conclusione della lettera è rivolta direttamente a Legnini: “La ringraziamo per averci chiesto un confronto. In questo registriamo una attenzione diversa rispetto alle precedenti gestioni che è di buon auspicio in vista dell’incontro previsto in forma digitale”.

Ricostruzione, l’incontro tra Legnini e i Comitati

Il Commissario alla Ricostruzione del Centro Italia Giovanni Legnini ha incontrato ieri in videoconferenza oltre 40 rappresentanti delle associazioni dei cittadini colpiti dal sisma, prendendo una serie di impegni nei loro confronti.

Molti esponenti delle associazioni hanno ribadito a Legnini, il quarto Commissario che incontrano, la loro richiesta, da tempo formulata, di arrivare ad un assetto stabile delle ricostruzioni. “La mia aspirazione, è quella di essere l’ultimo Commissario. So che per la gestione delle ricostruzioni è ormai maturo il tempo di creare una struttura stabile. Uno dei fattori di rallentamento dopo le catastrofi naturali è rappresentato dalla necessità, ogni volta, di ricominciare da capo nella definizione dei modelli organizzativi, nell’attribuzione dei poteri e nella definizione delle procedure” ha detto il Commissario.

Legnini, l’ordinanza sulla semplificazione delle procedure e gli altri provvedimenti

Le promesse di Legnini ai Comitati: “Varo in tempi rapidissimi dell’Ordinanza sulla semplificazione delle procedure e poi entro l’estate un testo unico delle Ordinanze sulla ricostruzione privata e pubblica, un canale diretto di comunicazione con i Comitati dei cittadini per una maggiore condivisone delle decisioni, sostegno alla creazione di un Dipartimento presso la Presidenza del Consiglio cui affidare la regia delle ricostruzioni dopo le catastrofi naturali”.

Entro pochi giorni, ha assicurato Legnini, sarà emanata l’ordinanza che attua il principio dell’autocertificazione dei progetti di ricostruzione da parte dei tecnici “che definirà anche tempi certi, e comunque molto più brevi di quelli attuali, per l’esame delle pratiche e l’avvio dei lavori”. Gli uffici speciali dovranno concentrarsi essenzialmente sui controlli: “Dobbiamo coniugare l’efficienza e la rapidità con il controllo di legalità, su cui dobbiamo essere inflessibili” ha aggiunto Legnini, sottolineando l’opportunità di un intervento normativo per l’accelerazione della ricostruzione pubblica, che nell’area del cratere è sostanzialmente ferma.

Nel corso dell’incontro sono stati affrontati anche problemi specifici, come le ricostruzioni nei centri storici urbani, le misure per il sostegno all’economia, l’impatto del coronavirus sulle attività nel cratere. A questo proposito il Commissario ha preannunciato che è allo studio l’ipotesi di destinare una quota importante dei 30 milioni di euro per la sicurezza sul lavoro fermi dal 2017, proprio alla sicurezza sanitaria nei cantieri, oggi bloccati, al momento della loro riapertura

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