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La Regione Marche e la Camera di Commercio delle Marche, in una videoconferenza, hanno presentato il bilancio economico dell’anno 2020, che sta per terminare. Inoltre, hanno illustrato il bando “B2B Digital Markets”, a sostegno delle imprese marchigiane.

Infatti, la Camera di Commercio delle Marche, con la determinazione n. 112 del 21/12/2020, ha dato esito alla liquidazione della prima tranche dei fondi, relativi al bando “B2B Digital Markets”, cofinanziato dalla Regione Marche.

Sono intervenuti Mirco Carloni (vicepresidente della Regione Marche e assessore alle Attività produttive), Gino Sabatini (Presidente di Camera Commercio Marche) e Marco Pierpaoli (componente di Giunta camerale, con delega all’innovazione). I dati annuali sull’economia marchigiana sono stati illustrati dal Dott. Domenico Mauriello (Direttore Centro Studi delle Camere di Commercio “G. Tagliacarne”). La conferenza online è stata ospitata nella sede dell’azienda Orciani S.p.a. di Fano.

Regione e Camera di Commercio Marche fanno il bilancio del 2020. Presentato un bando a sostegno delle imprese

La Camera di Commercio delle Marche e la Regione Marche hanno messo a punto il primo bando “B2B Digital Market” nel panorama nazionale, pensato per incoraggiare la presenza delle imprese sui mercati digitali; ma anche per dotarle della strumentazione necessaria, di adeguate impostazioni organizzative e delle strategie di marketing efficaci.

L’acronimo “B2B” significa “Business-to-business”: è un’espressione utilizzata per descrivere le transazioni commerciali elettroniche, che avvengono tra le imprese.

Il contributo copre le spese per la presenza, e per la permanenza, delle imprese sulle piattaforme digitali; in particolare, è un aiuto per l’acquisto di software e piattaforme integrate per il “B2B”.

Le imprese che beneficeranno del contributo erogato attraverso il bando sono, orientativamente, così suddivise per Provincia: Ancona 20%, Ascoli Piceno 20%, Fermo 23%, Macerata 17%, Pesaro e Urbino 20%.

Le imprese beneficiarie appartengono ai seguenti settori: agricoltura 6%; abbigliamento e calzature 18%; arredamento, meccanica e manifatturiero 27%; commercio 19%; terziario, turismo, software 30%.

“Abbiamo un primato negativo, rispetto al rapporto tra nascita e mortalità delle imprese. Il nostro fiore all’occhiello, l’imprenditorialità, va salvaguardata. – ha dichiarato Mirco Carloni (vicepresidente della Giunta regionale e assessore alle Attività Economiche della Regione Marche) – C’è bisogno della collaborazione tra soggetti, come quella virtuosa instaurata tra Camera e Regione, per puntellare i nostri imprenditori e uscire insieme da questo momento durissimo. L’esempio dell’azienda Orciani è la dimostrazione che un’azienda si può trasformare, passando dalla produzione artigianale a quella digitalizzata. Dobbiamo trasmettere, alle imprese, le competenze necessarie per la loro crescita industriale”.

“Per la fine dell’anno 2020, ci aspettiamo una significativa diminuzione delle esportazioni marchigiane. – ha spiegato Gino Sabatini (Presidente della Camera di Commercio delle Marche) – Ma voglio essere ottimista e guardare ancora una volta a dopodomani: da un lato, abbiamo l’obbligo di tornare a crescere fuori dai confini nazionali, di veder aumentare il numero delle aziende che sono “stabilmente esportatrici”; dall’altro, il virus ci dice che dobbiamo riannodare i contatti, presentare diversamente i nuovi prodotti, i nuovi servizi e i dati.

Perché stare sul mercato, significa conoscerlo e presidiarlo. Siamo nell’era, nuova, della ‘presenza remota’: il virus ci impone il distanziamento sociale, congela i viaggi, mette a rischio le grandi fiere internazionali. Ma, ancora una volta, le tecnologie digitali arrivano in nostro soccorso”.

“La pandemia ha mostrato alcuni limiti e ritardi del sistema: limiti organizzativi, infrastrutturali; ma anche limiti storici del nostro sistema d’impresa. – ha affermato Marco Pierpaoli (componente della Giunta di Camera Marche, con delega al Digitale) – Nelle Marche, ben oltre il 90% delle imprese sono realtà micro, con meno di 10 dipendenti; la struttura prevalente è ancora l’impresa familiare. Quindi, parliamo di un tessuto economico caratterizzato da piccolissima dimensione, imprenditorialità diffusa e presenza capillare”.

I dati del Monitor Congiuntura Marche 2020, il bilancio economico annuale

Il bilancio economico annuale della Regione Marche per il 2020 è stato fatto con il “Monitor Congiuntura Marche”, un progetto finanziato da Camera di Commercio e Regione Marche. I dati dell’Osservatorio Marche sono stati illustrati dal Dott. Domenico Mauriello (Direttore Centro Studi delle Camere di Commercio “G. Tagliacarne”).

La ricognizione statistica evidenzia che, nelle Marche, il 70,4% delle imprese ha dichiarato all’Istat una riduzione (o assenza) del fatturato, nel periodo giugno-ottobre 2020.

Il 25,2% delle imprese marchigiane ha ridotto il proprio livello di investimenti, nel semestre luglio-dicembre 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019 (media nazionale 28,4%).

Tra i principali effetti dell’emergenza causata da Covid-19, fino a giugno 2021, per il 40,1% delle imprese marchigiane (media dell’Italia 37,6%) si assisterà ad una riduzione della domanda nazionale dei beni o servizi (inclusa la domanda turistica).

Nelle Province marchigiane, l’export segna andamenti divergenti: Pesaro e Urbino (+2,4%) e Ascoli Piceno (+7,7%) registrano una dinamica favorevole, al contrario di Ancona (-1,6%), Macerata (-13,2%) e Fermo (-13,7%).

Le imprese green marchigiane (orientate al rispetto dell’ambiente) guardano con maggiore fiducia alla ripresa economica: il 35% pensa che ci sarà la ripresa già dal 2021, mentre un ulteriore 28% la fissa nel 2022.

Investimento green e investimento nel digitale viaggiano in parallelo e creano un circolo virtuoso, che le imprese marchigiane (le quali hanno un basso indice di digitalizzazione) devono perseguire, per rafforzare lo sviluppo industriale.

Foto presa dal sito “CentroPagina”.

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