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Idealmente, la rimessa in funzione della piscina dopo lo stop invernale deve essere effettuata verso Marzo o Aprile. É in questo periodo che si consiglia di provvedere alla messa in funzione dell’impianto, allo scopo di prepararlo al meglio alla stagione estiva.

In commercio vi sono diversi prodotti appositamente studiati per la rimessa in funzione della piscina, in particolare i prodotti chimici per riaprire la piscina e preparare l’acqua e renderla sicura per i bagnanti. In questa piccola guida vogliamo descrivere il procedimento da effettuare per riaprire la piscina correttamente dopo l’inutilizzo invernale.

Rimozione della copertura

Per agevolare la rimozione del telo è bene che il livello dell’acqua della piscina non sia troppo basso. In questo caso, basta rabboccare l’acqua così da facilitare la scopertura. Prima di rimuovere il telo di copertura è bene eliminare i residui di acqua stagnanti, facendo confluire l’acqua in un unico punto (preferibilmente verso il centro) con l’ausilio di una pompa ad immersione. Si può far confluire l’acqua nel terreno circostante purché questa non contenga prodotti chimici.

Si può quindi procedere con la rimozione del telo evitando di farlo sprofondare in vasca (si consiglia di effettuare questa operazione con l’aiuto di qualcuno).

Per conservare correttamente il telo si consiglia di lavarlo, idealmente con una idropulitrice, e lasciarlo asciugare. Infine, basta piegare il telo (agevolare la piegatura applicando del talco sul telo) e conservarlo in un luogo asciutto e riparato.

Pulizia manuale della vasca

Per la pulizia manuale della vasca si può ricorrere all’ausilio di un retino per raccogliere foglie e residui vari a pelo d’acqua e utilizzare una scopa aspirante per il fondo e le pareti della vasca.

Attivazione dell’impianto di filtrazione

È importante accertarsi che l’impianto di filtrazione e il quadro generale siano in buone condizioni, quindi si può procedere rimontando la pompa di filtrazione. Qualora ci si accorgesse che qualcosa non funziona come dovrebbe, o qualora vi fossero delle impurità importanti nell’impianto di filtrazione, si consiglia di rivolgersi al proprio installatore o produttore per richiedere l’assistenza specializzata.

Per riattivare in autonomia l’impianto di filtrazione:

  • posizionare la valvola selettrice manuale a 6 vie in modalità filtrazione;
  • aprire le valvole a sfera degli skimmer, la valvola di fondo e le valvole delle bocchette di mandata;
  • chiudere la valvola della bocchetta aspirafango;
  • accendere il quadro generale.

Attenzione: mentre si effettuano manovre sull’impianto di filtrazione la pompa deve rimanere spenta.

Una volta riattivato, è bene lasciare in funzione l’impianto di filtrazione per le 48 ore successive (consecutivamente) mentre si procede alla superclorazione.

Clorazione d’urto o superclorazione

Per avere una piscina pulita con acqua cristallina, salubre e priva di cattivi odori occorre iniziare con un trattamento d’urto a base di cloro.

Una premessa: il cloro è altamente igienizzante e la sua efficacia è garantita solo se i valori del ph dell’acqua si trovano tra 7,2 e 7,6. La concentrazione di cloro nell’acqua deve quindi essere compresa tra 1 e 2 ppm. Per poter verificare questi valori è opportuno dotarsi di un pool tester che permetta di mantenere il ph nei valori ideali.

La superclorazione, ossia l’immissione nell’acqua di una quantità di cloro estrema si rende necessaria in due circostanze: nella riapertura dell’impianto dopo l’inutilizzo invernale e con frequenza settimanale per gli impianti pubblici.

La superclorazione di inizio stagione richiede un dosaggio che va dai 15 ai 20 grammi di cloro per metro quadrato (la normale clorazione ne richiede dagli 8 ai 10 grammi). Il processo di clorazione d’urto va a ossidare le sostanze inquinanti nell’acqua, oltre a eliminare la clororesistenza di alghe e batteri e le clorammine formatesi per effetto della di disinfezione.

Il trattamento di superclorazione per gli impianti privati deve essere effettuato a ogni riempimento con acqua nuova e ripetuto periodicamente, ogni 3 o 4 settimane (è preferibile l’impiego di Sodio Dicloroisocianurato in forma granulare). La quantità consigliata è di:

  • 15 g/m3 per la superclorazione di inizio stagione
  • 10 g/m3 per i trattamenti d’urto periodici

Attenzione: dopo il trattamento d’urto occorre eseguire un intero ciclo di filtraggio dell’acqua.

Controllo del pH

Il pH è il riferimento dell’acidità dell’acqua e, per mantenerne l’equilibrio, bisogna regolarlo e monitorarne i valori affinché siano sempre nei giusti parametri. Nelle operazioni di svernamento bisogna controllare il pH dell’acqua per assicurarsi che il valore sia tra 7,2 e 7,4 utilizzando i regolatori del pH (prodotti chimici che consentono di ridurre o alzare il pH).

Attenzione: il pH non regolato può alterare la funzione dei prodotti chimici immessi nell’acqua, provocando torpidità e favorendo la formazione di alghe.

Ripristino degli accessori

Si dovrà provvedere a ripristinare tutti gli elementi accessori controllandone bene l’integrità: scalette, trampolini e tutti gli accessori di arredo.

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