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Ricostruzione, l’Assessore Regionale Guido Castelli, ha partecipato alla riunione della cabina di coordinamento del sisma, al termine del quale è stato aggiornato il protocollo con l’Anac per velocizzare le procedure nel pieno rispetto della trasparenza e della legalità.

“Il motivo della riunione era aggiornare il protocollo perché i dati fanno pensare ad un incremento significativo della ricostruzione  sia privata che pubblica” ha spiegato.

Ricostruzione, l’accordo con l’Anac 

L’Assessore Guido Castelli ha partecipato alla riunione odierna della Cabina di coordinamento del sisma convocata dal Commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini, alla presenza del presidente dell’Anac e dell’amministratore delegato di Invitalia. L’obiettivo è stato quello di siglare un nuovo accordo con l’Anac, le Regioni e la struttura commissariale per l’esercizio di compiti di alta sorveglianza assegnati all’Anac nell’ambito della ricostruzione post sisma.

“Il motivo della riunione era aggiornare il protocollo perché i dati fanno pensare ad un incremento significativo della ricostruzione  sia privata che pubblica. Si trattava quindi di trovare un accordo che rendesse il procedimento di verifica preventiva che spetta all’Anac su tanti atti il più possibile funzionale ad una ricostruzione tempestiva e di qualità”.

Trasparenza ed efficacia le parole chiave, aggiunge l’assessore “perché questo accordo, che sostituisce il precedente, ha ampliato gli atti non soggetti a verifica preventiva. In particolare non saranno soggetti a verifica preventiva  tutti gli affidamenti di lavoro di importo inferiore a 350 mila euro, e per quanto riguarda gli affidamenti di servizi e forniture la soglia sotto la quale non scatta il controllo Anac è di 100 mila euro. Si sono anche ridotti gli atti che in generale devono essere sottoposti preventivamente al vaglio dell’Anac.

“L’intendimento è stato quello di evitare che eccessive lungaggini e ritardi possano essere riferiti proprio al tema del controllo Anac. A questo scopo è stato introdotto poi un articolo in base al quale per tutti i procedimenti di verifica preventiva, l’Anac si impegna ad esprimere il proprio parere nel termine di 10 giorni lavorativi, quindi non più 15.

Si tratta di un aggiornamento del protocollo che si è reso necessario e utile perché i procedimenti stanno aumentando e perché siamo di fronte alla grande sfida della ricostruzione pubblica. Viene confermato il controllo preventivo di legalità che spetta all’Anac ma si sono resi più funzionali e fruibili i termini che consentono l’esercizio di questo potere di sorveglianza. La logica è quella di incentivare l’amministrazione che funziona rispetto a quelle che adempie. Ulteriore segno di attenzione che le Regioni e il commissario hanno voluto dare alla problematica di superamento della  burocrazia che rischia di essere una degli avversari principali della ricostruzione” ha concluso Castelli.

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