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Sefro – Ad Agolla riapre la Chiesa di San Tossano, dopo il terremoto del 2016. Tempio di preghiera per tanti pellegrini sulla Via della Spada, conserva la più antica raffigurazione di San Francesco nelle Marche.

 terremoto chiesa San Tossano

Secondo gli storici dell’arte, questa è la più antica rappresentazione di San Francesco nelle Marche

La Chiesa di Agolla di Sefro

Un luogo di culto può anche essere un luogo della memoria e un porto d’approdo per una intera comunità. Così è sempre stata la chiesa di San Tossano, nella piccola frazione di Agolla di Sefro. Qui, secondo gli esperti, è conservata la più antica raffigurazione di San Francesco non solo della provincia di Macerata ma di tutte le Marche.

E qui un tempo transitavano tantissimi pellegrini che ne hanno fatto un tempio di preghiera dell’Arcangelo Michele. Proprio lungo la Via della Spada, la linea che attraversa l’Europa e il Mediterraneo toccando eremi e chiese. In Irlanda, Cornovaglia, Mont Sain Michel, l’isola di Simi nell’Egeo e, finalmente, il monte Armageddon della catena del Carmelo tra Haifa e Gerusalemme.

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Interno della Chiesa di San Tossano

Il restauro post terremoto

Il sisma del 2016 aveva pesantemente danneggiato la chiesa. SOno stati necessari lavori di recupero e di restauro molto lunghi e particolarmente laboriosi. Ora questo gioiello è stato restituito alla comunità.

L’edificio attuale sembrerebbe risalire al XV secolo. Tuttavia la chiesa è documentata fin dal 12 gennaio 1300. Al suo interno è conservata una fittissima trama di affreschi di scuola romanica umbra con rare immagini proto francescane. Essi offrono la prima testimonianza “francescana” in una località periferica dell’alto maceratese segnata dalla presenza del suo primo fedele compagno: Bernardo Quintavalle.

“Recentemente – spiega la storica Bruna Buresti – sono state ricollocate all’interno della chiesa due statue di antico valore: una Madonna del Carmelo interamente lignea con capelli veri e un ricco abito decorato a mano. E un rarissimo esempio di Santa Filomena in cartapesta. Sulla controfacciata a sinistra, accanto alla porta d’ingresso, è raffigurato un San Cristoforo dalle dimensioni monumentali”.

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