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Ricostruzione post terremoto, personale e PNNR per uno dei territori delle Marche più ricchi di bellezze: ma anche più colpiti dalla tragedia del terremoto. Sono questi i temi al centro dell’incontro ufficiale che ha ribadito la fattiva collaborazione tra la Regione Marche e la neo istituita Soprintendenza Marche Sud.

Nella sede di Palazzo Bazzani, ad Ascoli Piceno, l’assessore regionale Guido Castelli si è confrontato con il soprintendente Pierluigi Moriconi.

Obiettivo dell’incontro: fare il punto su tutta una serie di situazioni nodali per il territorio. Territorio compreso tra lo stesso capoluogo piceno e le province di Fermo e Macerata.

“C’è grande attesa per questa nuova articolazione che avrà il compito di gestire e tutelare i nostri territori a livello paesaggistico, archeologico e per le belle arti -spiega Castelli. –  In un momento, poi, in cui occorrerà esprimere pareri e valutazioni in merito anche alla ricostruzione pubblica. Si è parlato di come sia necessario sviluppare una sempre maggiore cooperazione tra Soprintendenza, Ufficio Speciale Ricostruzione e Regione.  Per far sì che soprattutto nelle zone devastate dal sisma si possano sviluppare in maniera spedita le attività di ricostruzione”.

«Sul tavolo ci sono anche importanti scadenze che ci aspettano – prosegue l’assessore. – In particolare nei centri più distrutti dal sisma, come ad esempio Visso e Arquata. Ma anche la necessità di sviluppare accordi per sostenere adeguatamente il lavoro, mettendo a disposizione personale anche da parte dell’Usr, come già confermato dal direttore Babini. Senza contare tutto ciò che deriverà dal PNRR. La richiesta per tutta la serie di finanziamenti in materia di ricostruzione e rigenerazione passa necessariamente attraverso la sinergia con la Soprintendenza, quanto mai fondamentale in questo passaggio. Insomma, il clima è davvero costruttivo e pone interessanti basi per il prossimo futuro”.

La Soprintendenza Marche Sud è stata recentemente istituita dal Ministero dei Beni Culturali, che ha scelto come sede la città delle cento torri.

Lo ha fatto tenendo conto di parametri oggettivi, quali “il numero dei vincoli diretti; la consistenza di patrimonio, anche archeologico; il numero di abitanti e altre questioni logistiche e geografiche che fanno di Ascoli Piceno la sede più appropriata per potenziare le funzioni di tutela e garantire servizi efficaci ed efficienti ai cittadini nel territorio delle Marche meridionali”.

A guidarla, dallo scorso novembre, c’è Pierluigi Moriconi.

“Diamo il via a una nuova fase dei rapporti tra Regione e Soprintendenza – ha commentato Moriconi – improntata sulla stretta collaborazione. Non solo in questa fase di emergenza dovuta al sisma, ma anche e soprattutto per le sfide future. Senza dialogo non si va da nessuna parte. Ci tenevo che il primo incontro ufficiale fosse con l’assessore Guido Castelli, ricordo ancora il suo impegno da sindaco di Ascoli. E ricordo quando all’indomani del sisma mise a disposizione Pinacoteca e Forte Malatesta come depositi per le opere d’arte salvate dalle scosse”.

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