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Comunicazione sociale, per la 56esima Giornata Mondiale riflessioni sul messaggio condiviso da Papa Francesco. Per celebrare questa ricorrenza, il vescovo di Ascoli Mons. Gianpiero Palmieri ha scelto di commentarlo insieme ai giornalisti locali. L’attenzione si sposta sul verbo “ascoltare”, decisivo nella grammatica della comunicazione e condizione di un autentico dialogo.

Comunicazione, il buon giornalista è colui che ascolta con pazienza

Durante l’incontro con i giornaliti, Mons. Palmieri ha esordito con il commento: “Il tema dell’ascolto è prioritario, fondamentale nella vita privata e pubblica. Non dobbiamo, però, confondere l’ascoltare con l’origliare o lo spiare, che è il carpire informazioni da utilizzare contro gli altri. L’ascolto autentico è quello che si fa con il cuore e che significa accogliere ciò che non si sa. Il buon giornalista è colui che ascolta con pazienza, per capire a fondo una situazione e poterla raccontare“.

Insieme si è parlato di vocazioni, marginalità, pandemia, rapporto tra giovani e fede.

Mons. Gianpiero Palmieri ha poi illustrato come si svolgerà il cammino sinodale nella diocesi di Ascoli Piceno, che si chiuderà il 20 novembre. In ogni parrocchia saranno organizzate assemblee plenarie incentrate sull’ascolto. Inoltre, a gruppi ecclesiali o associazioni saranno poste domande per capire come dovrà cambiare la Chiesa di Ascoli.

Il tutto sulla base de “È illusorio che la Chiesa rimanga così com’è, anzi deve cambiare tutto” il messaggio che ripete spesso Papa Francesco.

La diocesi di Ascoli e i giovani

Nonostante tante associazioni stiano reggendo bene il momento storico,  Ascoli non fa eccezione alla crisi del rapporto tra i giovani e la Chiesa. La diminuzione dei preti è l’occasione per tirar fuori tante vocazioni laicali che partecipino alla vita delle parrocchie, per costruire comunità nuove. Ad Ancona ci sono un giovane prossimo diacono ad aprile e dieci seminaristi, dei quali quattro ascolani e uno sambenedettese. Obiettivo: coltivare il dialogo con i giovani che spesso non intercettano i canali ecclesiali.

Il messaggio di Papa Francesco

Il messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali si riassume nel suo pensiero “Ascoltare con l’orecchio del cuore“.

L’allarmante avviso che si sta perdendo la capacità di ascoltare chi si ha di fronte. L’ascoltare rimane essenziale per la comunicazione umana che siano genitori e insegnanti, pastori e operatori, lavoratori dell’informazione e quanti prestano un servizio sociale o politico.

L’ascoltare è dunque il primo indispensabile ingrediente del dialogo e della buona comunicazione.