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Il 22 marzo terminerà la mobilità delle tre volontarie europee di “Youthquake II: Resilience Path”. Un progetto che rientra nel programma Corpo Europeo di Solidarietà che ha gettato un ponte fra l’Europa e Macerata. Le tre ragazze sono state impegnate in attività sociali, scolastiche e culturali dal luglio 2021 fino a oggi. Il 28 marzo arriverà il secondo flusso di volontari per il proseguimento del progetto.

Dall’Europa a Macerata

Aneta Lewkowicz (Polonia), Silvia Blasco Moreno (Spagna) e Charlotte Schulze-Brüggemann (Germania) hanno rispettivamente 31, 24 e 20 anni. Hanno svolto il periodo di volontariato alla biblioteca Mozzi Borgetti, agli asili nido Topolino e Aquilone, all’Anffas e presso il Centro per Disabili. Hanno iniziato la loro mobilità il 21 luglio 2021: due di loro lasceranno Macerata il 23 marzo, Aneta Lewkowicz proroga la durata del progetto per altri due mesi.

“Macerata è oggi un comune pilota per iniziative che coinvolgono giovani dall’Europa – spiega  l’assessore alle politiche giovanili Marco Caldarelli. – La città si sta già preparando a quella riapertura al mondo che è la nostra speranza e l’impegno concreto assunto per gettare il cuore oltre l’ostacolo».

«Il progetto ci ha offerto un’esperienza stimolante e ci ha permesso di crescere e avere numerose opportunità sviluppando, al contempo, abilità e competenze – hanno commentato le tre volontarie. – Abbiamo notato che anche se veniamo da tre diverse culture, le nostre ragioni e motivazioni per entrare a far parte di questo progetto erano simili. E’ stata un’opportunità non solo per crescere come persone ma anche per dare un contributo alla comunità che ci ha accolto. Ci siamo immerse nella cultura italiana e l’abbiamo apprezzata. Abbiamo conosciuto, imparato e ci siamo scambiate idee. Amiamo l’Italia, la sua lingua, il suo patrimonio artistico e culturale e i suoi paesaggi. E a Macerata ci siamo sentite a casa».

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Europa: Youthquake II

Youthquake II, attraverso le differenti azioni proposte, si pone come obiettivo la valorizzazione delle zone interne, rurali e urbane del centro Italia. Lo fa attraverso concrete azioni di solidarietà e volontariato al fine di incentivare itinerari di cittadinanza attiva in una prospettiva locale e internazionale. Tra gli altri obiettivi ci sono anche quelli di collegare l’UE e i giovani. Formando società inclusive, promuovendo l’informazione e il dialogo costruttivo e valorizzando la partecipazione.

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