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Riparte un nuovo viaggio attraverso i “Monti Azzurri” con il terzo Festival che questa estate ha per tema “Chiostri e inchiostri di Pace. Spiritualità e Pensiero creativo contro ogni solitudine”.

“Turbati, desideriamo la serenità della piccola comunità. Un rifugio che rifletta la bellezza dell’universo e dove l’essere insieme, tra sussidiarietà e solidarietà, crei un futuro di Spiritualità e Pensiero creativo contro ogni solitudine. Saranno godimenti pittorici, musicali e in natura con alcune riflessioni in leggerezza a illuminarci. Dunque, buon Cammino tra borghi, chiostri e corti dei Monti azzurri.” Così Sandro Polci, ideatore del Festival, ne illustra le ragioni.

Mentre Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri, esalta i 15 comuni della provincia di Macerata. “Paesi – dice – che modellano nelle colline la loro identità culturale. Dall’agricoltura di eccellenza con la sua storia mezzadrile, quando per mietere e vendemmiare era decisiva la collaborazione delle famiglie, fino alle eccellenze culturali e artistiche. Queste ultime esaltate anche nella terza edizione”.

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Gli eventi del Festival dei Monti Azzurri

Così è significativo che la conferenza stampa di presentazione, il 23 luglio a Ripe San Ginesio, sia per “Gli amici di cortile”, la Festa del volontariato sociale e culturale dei Monti Azzurri. Premiando il cuore e ascoltando i Beatbox con l’energia e il fascino del mitico quartetto di Liverpool. Poi il doppio appuntamento di San Ginesio. Con la visita al Chiostro di Sant’Agostino e al “Loggiato dei Lumi” e l’inaugurazione della Mostra monografica, retrospettiva del pittore conterraneo appena scomparso: “Nino Ricci. Opere (1960-2015). La sintesi delle forme”.

E ancora: a Sant’Angelo in Pontano la splendida voce di Mafalda Minnozzi, virtuosa jazz, samba e bossa nova. Con una riflessione sulla Solitudine offerta dallo psichiatra Gianni Giuli e l’Uomo di Fede, Giancarlo Vecerrica. Alla Basilica di San Nicola a Tolentino avrà invece luogo la visita al Chiostro e al Cappellone, seguita dal “Canto dei vespri” con la comunità agostiniana. A Monte San Martino, nel Chiostro conventuale, dove le monache benedettine di clausura eseguiranno un “Concerto velato” – vocale e strumentale.

Un ulteriore “chiostro contemporaneo” con RipeArte a Ripe San Ginesio, sarà il nuovo Centro culturale e la visita alla Pinacoteca di Arte Contemporanea riallestita, dialogando con Vincenzo Mollica. Poi Stefano Papetti analizzerà la storia della pittura medievale picena all’Abbadia di Fiastra. Lucia Tancredi, a Treia, narrerà di “Hortus conclusus: racconti dal chiostro”. Infine il concerto a Colmurano, per l’inaugurazione del Parco rurale, del violinista Marco Santini.

Il terzo Festival dei Monti Azzurri chiude con “La festa dell’Arrivederci”, nell’ombroso “Giardino del Palazzo dei Principi” dell’Abbadia di Fiastra, ascoltando l’Arpa classica di Lucia Galli. E un originalissimo “Inno all’attesa pioggia”. 

Il Festival, organizzato dall’Unione Montana dei Monti Azzurri, è sostenuto dal Consiglio Regionale e dalla Camera di Commercio delle Marche.

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