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Correva l’anno 2007, verso la fine del mese di giugno gli abitanti di Montefortino cominciarono a notare strani movimenti sulla provinciale. Ragazzi e ragazze “pittorescamente abbigliati e acconciati” camminavano in direzione della montagna cantando, suonando e a tratti anche ballando. Erano italiani, francesi, inglesi, tedeschi, americani: si erano dati appuntamento a Capotenna per quello che risultò essere un “rave party naturistico”. Durò ben 10 giorni, a cavallo del plenilunio del 30 giugno. Fu un plenilunio davvero speciale, quello: non solo perchè l’astro lunare dimorava nel segno del capricorno, ma anche perchè i montefortinesi…

Lasciamo però che a raccontare tutta la storia sia il dottor Lando Siliquini, che all’epoca era Sindaco di Montefortino.

Il rave party del plenilunio di giugno

Era entrata l’estate 2007 e il calendario prevedeva un plenilunio per il 30 di giugno. Da Sindaco del ridente (sic) paese di Montefortino cominciai a raccogliere strane segnalazioni. Frotte di giovani, dagli abbigliamenti variamente casual e scollacciati, con acconciature a dir poco originali, si vedevano camminare lungo la provinciale, dissetarsi e rinfrescarsi ai fontanili, dirigersi verso la montagna. Talvolta chiedendo informazioni in un italiano alquanto incerto.

Nel giro di pochi giorni le segnalazioni si infittirono, arricchendosi anche di particolari piccanti! La locale stazione della Forestale e i Carabinieri di stanza a Montemonaco mi contattarono chiedendomi spiegazioni. Sollecitandomi a prendere le iniziative più opportune.  La cosa si stava facendo preoccupante… ma non appariva ancora seria.

Interviene l’Intelligence di Montefortino

Un Consigliere di maggioranza un giorno mi racconta di una visione. Nel superare un dosso del tratturo che costeggia nell’alta vallata il fiume Tenna gli era apparsa una ninfa con i piedi nell’acqua: era vestita di natura e in posizione di profondissimo ossequio per il dio Pan.

Come nei migliori film americani, all’insaputa dei Superiori, sguinzaglio gli Agenti Segreti del paese, che raggiungono il pianoro di Capotenna. Lì dove la sorgente del Tenna formava uno splendido lago (ho ancora la foto scattata da William Scalabroni) prosciugato dalla captazione operata dal Consorzio Idrico del Tennacola. Proprio lì dove nei secoli dell’alto Medioevo sorgeva l’Eremo di Sant’Antonio i cui monaci prima ammonirono il Guerin Meschino ad abbandonare il proposito di raggiungere ed entrare nella grotta della Sibilla, poi lo istruirono sulla formula da utilizzare per salvarsi l’anima.

rave party

Gli Agenti Segreti di Montefortino raggiunsero in gran segreto il pianoro di Capotenna

Al ritorno dalla missione, gli Zerozerosette montefortinesi mi raccontarono di un popolo felice, di una cordiale ospitalità, della offerta di bevande alle erbe e di cibi dalle fragranze campestri cotti in grandi calderoni. Mi raccontarono anche di pulzelle prosperose e discinte in sensuali e avvolgenti atteggiamenti. Insomma, erano tornati solo perché da me edotti sulla formula che i monaci raccomandarono al Meschino.

Interviene la Prefettura

La prosaica realtà quotidiana si ripresentò a quel punto con la telefonata della Prefettura.

“Sindaco, cosa sta facendo per affrontare la situazione?” la domanda con tono perentorio dall’altro capo.

“Niente. Cosa volete che faccia?”, la mia risposta.

“Ma come!?!? Ci dicono che persone non identificate hanno invaso i prati dell’alto Tenna e che stanno vivendo con oltraggio al pudore. Dovete emettere immediatamente un’ordinanza di sgombero”.

“Vorrei – replico – sommessamente far notare che il déshabillé degli Invasori non supera quello osservabile nelle spiagge della costa. Comunque rimane una visione circoscritta nella conca e solo a beneficio degli stessi adepti. Ma soprattutto, trattandosi almeno di circa trecento persone dalle strane idee, se emettessi un’ordinanza di sgombero e costoro non obbedissero ci sarebbe l’obbligo di far rispettare l’ordinanza con tutti i mezzi. Mezzi che non sono a disposizione di questo Comune, dotato di un solo agente di polizia locale e a mezzo servizio, e che quindi dovrebbero essere attivati da codesta Prefettura”.

“Allora, cosa consiglia Sindaco?”.

“Semplicemente di monitorare l’evoluzione della situazione inviando una volta al giorno una pattuglia di Carabinieri o di Agenti del CFS”.

“E quale delle due considera più adatta?”.

“Direi di mandare un giorno i Carabinieri e un giorno il CFS”. “Ah! Va bene, faremo così”.

Fu allora che per la prima volta a livello nazionale si pensò di fondere i due Corpi…

rave party

La moltitudine di ragazzi si era riunita per festeggiare il plenilunio di giugno, richiamata dal fascino eterno e mondiale dei Monti Sibillini

La fine del rave party naturistico

Ora però vorrete sapere come andò a finire. Dalle accurate informazioni raccolte dall’Intelligence montefortinse, emerse che si trattava di un raduno internazionale (erano presenti giovani italiani, francesi, inglesi, tedeschi, americani e di altre nazionalità che ora non ricordo) di amanti della natura e dell’esoterismo. Alla loro guida c’era una sorta di guru ombroso, diffidente e di poche parole ma decisamente pacifico e ospitale. Per tutta la durata del raduno, inoltre, i partecipanti furono sempre attenti a controllare i piccoli fuochi, a raccogliere i rifiuti o a seppellirli. E fu verificato che si erano riuniti per festeggiare il plenilunio. Richiamati, mi piace pensare, anche dal fascino eterno e mondiale dei Monti Sibillini.

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