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IMU 2022, in scadenza venerdì 16 dicembre, il pagamento del saldo. Oltre 25 milioni di proprietari di immobili sono chiamati al versamento. Nelle ultime ore arrivano diverse novità ed eccezioni.

IMU, esenzione sulle abitazioni secondarie

Con la sentenza numero 209 del 13 ottobre 2022, diventa illegittima la norma che prevedeva per le coppie sposate o unite civilmente che abitano in case differenti limitava l’esenzione Imu ad una sola delle due case. Il fatto rigurda le abitazioni sia nello stesso comune che in diversi. La Corte Costituzionale, dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 13, comma 2, quarto periodo, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201. La Corte Costituzionale riferisce che le questioni sono sorte nel corso di un giudizio d’impugnativa avverso avvisi di accertamento con i quali il Comune di Napoli contestava a M. M. il mancato pagamento dell’IMU (anni dal 2015 al 2018) in relazione alla sua abitazione principale in Napoli. Il Comune di Napoli aveva negato tale diritto perché il nucleo familiare non risiederebbe “interamente” nel medesimo immobile. Il fatto ruotava attorno alla “parità dei diritti dei lavoratori costretti a lavorare fuori dalla sede familiare“. Inoltre, anche al “diritto alla parità dei contribuenti coniugati rispetto a partner di fatto“.

Termina l’assoggettamento dell’Imu di una delle due abitazioni. Ll’esenzione diventa possibile per entrambi gli immobili sia se essi siano situati nello stesso comune che in comuni diversi. Logicamente, per avere l’esenzione dal pagamento si dovranno verificare delle condizioni ben precise. Quest’ultime dovranno essere provate. Un metodo su tutti, presentare le bollette delle utenze che dai consumi, possono portare congrua presenza di una persona durante l’anno. 

Le attività

Sempre la stessa sentenza della Corte costituzionale provoca importanti novità anche per le attività. Esenzione del saldo 2022 per teatri, sale per concerti e spettacoli, fortemente colpiti durante la pandemia. L’Imu in questi casi non è dovuta solo a condizione che i proprietari siano anche gestori delle attività che vengono esercitate all’interno. Il saldo va invece versato dal proprietario del fabbricato se dato in locazione o in comodato o anche in affitto di azienda ad un’impresa che esercita una di queste attività. L’esonero non è previsto per gli immobili destinati a discoteche, sale da ballo, night club e similari.

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