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Ascoli Piceno non è una città turistica (secondo le statistiche) e non è una città universitaria. Ha perso malamente la competizione per diventare Capitale della Cultura nel 2024 e progetti culturali strombazzati non sono stati finanziati. Secondo il Comitato civico A & P il sindaco Marco Fioravanti, però, inaugura in pompa magna le casette dell’acqua e sezioni (sic) di marciapiedi.

Riportiamo la nota che Ascolto & Partecipazione ha diffuso alla stampa.

Ascoli Piceno: una città solo per vecchi, ma anche no

Ascoli Piceno: una città solo per vecchi, ma anche no!

“L’ultimo che se ne va spenga la luce!” potrebbe essere purtroppo lo slogan più adatto per descrivere la triste condizione della nostra città. Da sempre, in quanto piccolo centro di provincia, Ascoli ha subìto forme di emigrazione: alcune professioni e alcuni tipi di futuro qui non hanno mai trovato spazio.

Ma adesso sembra proprio che la perdita delle nostre migliori risorse sia diventata un’emorragia inarrestabile.

Abbiamo perso circa 15.000 abitanti in un ventennio e il trend è in aumento. Qualunque amministrazione, soprattutto una che sia in totale continuità (di linea politica e di persone) con le precedenti, dovrebbe fare una
riflessione profonda sul perché ci troviamo a questo punto. Ed è veramente surreale che invece quella del sindaco Fioravanti esalti risultati fantastici e dichiari che in città va tutto a meraviglia.

La verità è che siamo allo sbando, senza vocazioni e prospettive.

Non siamo una città turistica (le statistiche ci collocano tra i capoluoghi di provincia all’ultimo posto nelle Marche a fronte di un patrimonio artistico invidiabile). Non siamo una città universitaria (il crollo delle immatricolazioni lo dimostra). E non siamo una città della cultura (si veda la sonora bocciatura subita come Capitale della Cultura 2024, ma anche quella più recente per i progetti culturali che dovevano essere finanziati dal PNRR e non lo saranno perché non sono stati ritenuti abbastanza validi).

ascoli piceno

Il team che ha predisposto il progetto per Ascoli Piceno Capitale della Cultura 2024 che è stato bocciato

E anziché riconoscere la propria palese inadeguatezza si festeggia, con sagre e festival del fritto misto, e inaugurando in pompa magna casette dell’acqua e sezioni di marciapiede (il che nel linguaggio della
pubblica amministrazione si chiama manutenzione ordinaria. Cioè quella che si fa anche nei Comuni di qualche decina di abitanti per capirci).

Almeno si inaugurassero centri per anziani e luoghi di aggregazione per pensionati, vista l’età media degli ascolani, perché al momento a queste persone rimangono solo i giardinetti dove giocare a carte o i cantieri da sbirciare. E di questi ultimi ce ne sono davvero tanti, troppi. Peccato però che manchino i cantieri per rendere più sicure le scuole. Ma tanto i giovani non contano, perché se ne stanno andando e non voteranno più qui!

Il Comitato Civico “A & P”.

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