Articolo
Testo articolo principale

In Italia è scattato più di un allarme alimentare a settimana sul pesce straniero. Per un totale di 63 notifiche che rappresentano ben l’86% di tutte quelle relative ai prodotti ittici consumati durante l’anno. I dati emergono da una analisi della Coldiretti basata sulle elaborazioni del Sistema di allerta rapido (Rassf) nel 2022.

Coldiretti: la black list del “pesce straniero”

“I pericoli maggiori sulle tavole degli italiani – sottolinea la Coldiretti – sono venuti nell’ordine dal pesce spada spagnolo per l’alto contenuto di mercurio. Seguito dalle ostriche francesi dove è stata riscontrata la presenza di norovirus. Al terzo posto le cozze ancora dalla Spagna nelle quali sono stati trovati escherichia coli e salmonella. E ancora: attenzione al pesce spada affumicato
spagnolo, fermato per la presenza di Listeria, così come il salmone affumicato della Danimarca. Seguono il polpo dall’India, con residui di cadmio, le orate dalla Tunisia, il pesce spada dallo Sri Lanka, con eccesso di mercurio. Poi le vongole spagnole per norovirus e lo sgombro ancora iberico per Anisakis”.

In caso di allarme alimentare le maggiori preoccupazioni sono proprio determinate dalla difficoltà di rintracciare rapidamente i prodotti a rischio per toglierli dal commercio.

“E’ necessario – afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri. Garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un
analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute”.

Leggi anche Lollobrigida: no all’indebolimento dei nostri assetti produttivi

TAG: ,