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La stagione influenzale in Europa è iniziata con un anticipo di tre-quattro settimane rispetto agli ultimi anni, segnando un cambiamento significativo nella circolazione virale. La causa principale è la nuova variante A(H3N2) sottoclade K, identificata come fattore trainante dell’aumento dei casi nei Paesi dell’UE/SEE.

Influenza 2025: casi in aumento troppo presto in Europa a causa della nuova variante A(H3N2) K

Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), questa variante mostra una notevole divergenza dal ceppo vaccinale attualmente in uso nell’emisfero nord. Le prime analisi in vitro indicano una parziale discrepanza antigenica, pur suggerendo che la vaccinazione resti un mezzo fondamentale per prevenire le forme gravi.

L’ECDC ha pubblicato un documento di valutazione del rischio invitando tutti i soggetti idonei a vaccinarsi senza indugio, sottolineando come la rapidità della diffusione renda il “tempismo” un elemento chiave.

Chi è più a rischio e cosa raccomanda l’ECDC

Con l’avanzare della nuova variante, l’ECDC ribadisce la priorità vaccinale per:

  • over 65

  • donne in gravidanza

  • persone con patologie croniche

  • soggetti immunocompromessi

  • ospiti e personale di strutture di assistenza

  • operatori sanitari

Inoltre, le strutture sanitarie sono invitate a:

  • rafforzare le misure di prevenzione e controllo delle infezioni,

  • applicare l’uso delle mascherine nei periodi di alta circolazione virale,

  • adottare in modo tempestivo antivirali nei soggetti ad alto rischio o in contesti chiusi in caso di focolai.

Il timore è che una stagione influenzale anticipata e più intensa possa sovraccaricare i sistemi sanitari, già impegnati nella gestione di altri virus respiratori come SARS-CoV-2 e RSV.

Influenza 2025 in Italia: casi in crescita e picco atteso a fine anno

Anche in Italia si osserva un aumento marcato dei contagi: secondo i dati RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, sono già stati superati 1,7 milioni di casi, con oltre 435.000 contagi solo nell’ultima settimana monitorata.

I più colpiti risultano i bambini 0–4 anni, che registrano un’incidenza di 23 casi ogni 1.000 assistiti, confermando il ruolo dei più piccoli come primi vettori della trasmissione in ambiente familiare e scolastico.

Le cause dell’impennata includono:

  • repentini abbassamenti di temperatura,

  • aumento dell’umidità,

  • intensificazione dei contatti sociali legati alle festività,

  • ripresa delle attività scolastiche.

La Lombardia sta registrando incrementi particolarmente elevati, con un tasso di positività salito al 12,2% rispetto allo 0,9% dello scorso anno. La campagna vaccinale procede con oltre 1,8 milioni di dosi somministrate, in leggero aumento rispetto al 2024, e con la disponibilità del vaccino spray nasale per bambini e adolescenti.

L’arrivo anticipato dell’influenza e la diffusione della variante A(H3N2) K rappresentano un segnale di allarme per l’Europa. Nonostante l’incertezza sull’impatto reale della stagione influenzale 2025, la vaccinazione rimane la prima linea di difesa, soprattutto per le fasce fragili. Agire presto significa ridurre complicanze, ricoveri e pressione sui sistemi sanitari in un periodo già critico.

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