Quando al 31° minuto di Torino-Milan l’attaccante portoghese Rafael Leão è uscito dal campo toccandosi la coscia destra sono scattati immediatamente i timori per i tifosi rossoneri. Il referto parla di un probabile infortunio muscolare all’adduttore: uno stop che rischia di compromettere la sua presenza nella imminente Supercoppa Italiana, in programma in Arabia Saudita.
Le condizioni verranno valutate con esami strumentali nelle prossime ore, ma la notizia ha già gettato nel panico l’ambiente Milan. Perché Leão oggi è una pedina cruciale, capace con la sua velocità e imprevedibilità di cambiare le partite in un attimo.
Una stagione tormentata da acciacchi e l’infortunio Leão
Non è la prima volta che Leão affronta problemi fisici in questa stagione. Il 18 agosto scorso, durante la Coppa Italia contro il Bari, aveva già subito un infortunio al polpaccio che lo aveva costretto a stare fuori diversi turni. In quell’occasione lo stesso attaccante aveva avvertito: «È una lesione per cui non possiamo rischiare».
Alla luce di questo precedente, il nuovo stop suona come un campanello d’allarme. La stagione è già intensa, la corsa per lo scudetto e per le competizioni europee richiede equilibrio e continuità: perdere Leão significherebbe dover ridisegnare l’attacco e adattare formazioni e tattiche.
Supercoppa a rischio e nodi per la squadra
La possibile assenza di Leão nella Supercoppa Italiana rappresenta per il Milan un problema evidente. In vista della sfida contro la Juventus, i rossoneri dovranno valutare soluzioni d’emergenza, puntando su altri uomini d’attacco o cambiate tattiche.
I tempi di recupero restano incerti: in base ai controlli l’attaccante verrà rivalutato tra qualche giorno. Se la forma fisica non dovesse migliorare rapidamente, l’ipotesi di assenza non è da escludere. Un rischio importante, visto che Leão – nei momenti buoni – può essere decisivo.
Le implicazioni sul piano psicologico e sportivo
Oltre all’aspetto tecnico il problema va considerato sul piano psicologico. Per Leão potrebbe risultare frustrante dover saltare una partita così attesa. Per il Milan invece la questione riguarda la gestione dello stress, degli infortuni e delle rotazioni in un calendario serrato.
Se la società e lo staff medico riusciranno a gestire al meglio l’emergenza, magari dosando i carichi di lavoro e dando tempo al recupero, la squadra potrà affrontare la sfida con lucidità. In caso contrario, la vulnerabilità dell’attacco potrebbe diventare una variabile determinante nelle prossime settimane.
In attesa degli esami e di aggiornamenti ufficiali, la speranza dei tifosi è che non si tratti di nulla di grave. Ma per ora l’incertezza domina: il futuro di Leão, e in parte quello del Milan, passa da un referto in uscita dallo spogliatoio.









