Non è una semplice rassegna culturale, né un tradizionale festival di borgo. MArCHESTORIE – Racconti & tradizioni dai borghi in festa, nato nel 2021, è un atto collettivo di riscrittura dell’immaginario marchigiano: una mappa emotiva fatta di narrazioni popolari, memorie, leggende, teatro, musica, vino, artigianato, saperi antichi e paesaggi umani prima ancora che geografici.
L’idea è radicalmente chiara: raccontare le Marche partendo dai luoghi che meglio custodiscono la sua identità, i borghi, per farli diventare palcoscenico culturale e punto di incontro tra residenti e viaggiatori. Dopo quattro edizioni che hanno raccolto migliaia di presenze provenienti dall’Italia e dall’estero, il festival torna nel 2025 con una durata ancora più estesa, dal 13 settembre al 7 dicembre, attraversando tutta la regione dal mare agli Appennini.
MArCHESTORIE, V edizione: la “poesia di teatri” come filo conduttore
La quinta edizione, dal titolo evocativo Poesia di teatri, introduce un cambio di prospettiva profondo: non solo raccontare i borghi, ma lasciarli parlare attraverso la lingua più antica e vibrante, quella poetica. Il cuore tematico è il dialogo tra parola, scena e territorio, ispirandosi alla grande tradizione lirica marchigiana che ha dato voce a figure come Giacomo Leopardi e Cecco d’Ascoli, ma anche alle scritture del Novecento e alle nuove espressioni contemporanee.
L’idea di “poesia di teatri” non riguarda soltanto la rappresentazione scenica: è una cifra espressiva che intende connettere luoghi, persone e memorie attraverso un linguaggio universale, fatto di narrazione orale, drammaturgie originali, performance immersive, suoni, corpo e canto. Un teatro che diventa rito comunitario e non semplice spettacolo, capace di riattivare dialoghi tra generazioni diverse e creare legami con il territorio.
Borghi, palcoscenici, visioni: cosa accadrà nel 2025
Ogni borgo coinvolto non sarà semplice scenario, ma attore vivo del racconto: piazze, antichi teatri, chiostri, vicoli, osterie storiche diventeranno parte integrante della drammaturgia, in un modello diffuso già sperimentato nelle precedenti edizioni, che ha incluso località come Gradara, Acquaviva Picena, Treia, Sarnano, Mondavio, Ripatransone, Cingoli, solo per citarne alcuni.
L’edizione 2025 amplifica il dialogo tra lingua poetica e identità locale, con proposte che includono residenze d’autore, laboratori di scrittura, performance site-specific, letture sceniche, installazioni artistiche, ma anche esperienze più intime come gli atelier di poesia, pensati come luoghi di creazione e non di sola fruizione.
Non solo cultura: viaggio, sapori, artigianato, comunità
Pur centrato sulla dimensione poetica e teatrale, il festival mantiene il suo tratto distintivo più riconoscibile: l’ibridazione tra cultura, turismo esperienziale e vita di borgo. Ogni tappa sarà accompagnata da percorsi paralleli che includono aperture straordinarie di luoghi culturali, visite guidate, mostre, degustazioni di prodotti tipici, mercatini artigianali, incontri con le tradizioni locali, dialoghi con le comunità residenti.
È questo l’elemento che ha reso MArCHESTORIE un caso virtuoso nel panorama nazionale: un festival che non porta “eventi nei luoghi” ma crea “eventi con i luoghi”, restituendo centralità a spazi spesso marginali nei percorsi turistici tradizionali.
Le Marche come racconto da vivere, non solo da visitare
In un tempo in cui molte destinazioni turistiche si consumano velocemente, MArCHESTORIE propone un movimento inverso: rallentare, ascoltare, respirare i centri storici, abitarli simbolicamente per una sera, per un incontro, per una storia condivisa. È un invito a scoprire le Marche attraverso ciò che spesso non compare nelle guide, ma che resta impresso più a lungo: un accento, un mito, un teatro di provincia, una leggenda tramandata con inflessione locale, un tramonto osservwto da una scalinata medievale.
Dal 13 settembre al 7 dicembre 2025, i borghi marchigiani saranno quindi ancora una volta il cuore narrante di un festival che intreccia memoria e futuro, radicamento e apertura, poesia e vita quotidiana.









