Nel panorama televisivo degli anni Novanta, la serie Dawson’s Creek rappresentava un riferimento generazionale. L’attore James Van Der Beek che interpretava il protagonista Dawson Leery ha deciso oggi di mettere all’asta una parte dei suoi cimeli della serie – tra cui la camicia a quadri indossata nel pilot e una collana simbolica – per contribuire a coprire le spese della sua battaglia contro un cancro al colon-retto.
Nel comunicato, Van Der Beek afferma: «I’ve been storing these treasures for years… and with all of the recent unexpected twists and turns life has presented recently, it’s clear that the time is now.»Questo gesto racconta molto più che un semplice atto economico: è un ponte tra la celebrazione della propria carriera televisiva e la realtà di un percorso personale difficile.
James Van Der Beek vende cimeli di Dawson’s Creek per finanziare la sua cura contro il cancro
Nel 2023 Van Der Beek riceve la diagnosi di cancro al colon-retto in stadio 3, un dato confermato anche da fonti quali Wikipedia e articoli stampa specializzati. La scelta di rendere pubblica la diagnosi è arrivata alla fine del 2024, a seguito di un periodo di riservatezza e cura.
In un mondo in cui spesso si nasconde il volto meno glorioso della celebrità, Van Der Beek ha voluto far emergere anche la dimensione economica della malattia: «…with all of the recent unexpected twists and turns life has presented recently, it’s clear that the time is now».
Questo mette in evidenza quanto il supporto medico e finanziario rimanga una componente centrale della cura, anche per personaggi pubblici.
I cimeli dell’asta e il legame con i fan
L’asta è fissata per il 5-7 dicembre 2025 presso la casa d’aste Propstore, con un evento live a Londra il 6 dicembre e una sessione online globale il giorno successivo. Tra i pezzi più significativi vi sono:
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la camicia del protagonista Dawson nel pilot di Dawson’s Creek;
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la collana che Dawson regala a Joey Potter nel corso della serie, stimata a un valore tra i 26 400 e i 52 800 USD.
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scarpe usate nel film Varsity Blues e una cappellino “West Canaan Coyotes”.
Affidare questi oggetti — che incarnano momenti di fiction amati dal pubblico — a un’asta per finanziare una causa reale genera un duplice effetto: risveglia la memoria affettiva dei fan e, al contempo, sensibilizza sul peso concreto della malattia. Come Van Der Beek stesso dice: «While I have some nostalgia tugging at me as I part with these items, it feels good to be able to offer them through Propstore’s auction to share with those who have supported my work over the years». È un atto che unisce la dimensione privata e pubblica: la celebrazione di un passato televisivo e la necessità di un presente che chiede aiuto.
Il caso di James Van Der Beek e la sua asta di cimeli di Dawson’s Creek ci offre uno sguardo complesso sulla vita dietro la finzione: non solo l’attore che ha interpretato un personaggio cult, ma un uomo che affronta una malattia seria e mette in gioco parte del suo bagaglio affettivo per trasformarlo in risorsa. Occhi puntati dunque sull’asta di dicembre e sul messaggio che veicola: la fama non immunizza dalla vulnerabilità. Un passaggio che va oltre la nostalgia e si fa strumento di speranza.
