Il tema della pensione a 67 anni è tornato centrale nel dibattito pubblico a causa delle conferme normative che regolano l’accesso alla pensione di vecchiaia nel 2025.
La soglia anagrafica non cambia: rimane fissata a 67 anni, come stabilito dall’adeguamento alla speranza di vita introdotto negli ultimi anni. Tuttavia, intorno a questo requisito gravitano aggiornamenti tecnici, chiarimenti dell’INPS e misure integrative che riguardano milioni di cittadini.
Perché si va in pensione a 67 anni: il quadro normativo
La pensione di vecchiaia resta fissata a 67 anni sulla base dell’adeguamento automatico alla speranza di vita previsto dal D.L. 201/2011. L’INPS conferma che non sono previsti aumenti per il biennio 2025–2026, mantenendo invariata l’età richiesta e i 20 anni di contribuzione minimi. Le fonti ufficiali sono consultabili sul portale dell’Ente: www.inps.it
La stabilità del requisito anagrafico rassicura chi si trova a un passo dal pensionamento, evitando modifiche improvvise. Le “ultime notizie” riguardano soprattutto chiarimenti procedurali e aggiornamenti sul cedolino mensile.
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Cedolino INPS, importi e novità 2025
Il cedolino pensione continua a essere uno degli strumenti più utilizzati dai cittadini. Nel 2025 l’INPS ha potenziato l’accesso digitale, spingendo maggiormente sull’identità SPID, CIE e CNS. La pagina ufficiale dedicata al cedolino è disponibile sul sito dell’Inps.
Tra gli aspetti più rilevanti rientrano l’aggiornamento delle trattenute fiscali, la perequazione automatica e le tempistiche dei pagamenti mensili. È in questo contesto che rientra anche la ricerca frequente “pensione 67 anni ultime notizie”, spesso legata alla preoccupazione per eventuali modifiche non previste.
Il 2025 conferma la linea degli ultimi anni: nessun aumento dell’età pensionabile, ma continui miglioramenti nel monitoraggio digitale della propria posizione previdenziale.









