Articolo
Testo articolo principale

ANCONA – Omogeneità e qualità delle cure sono gli obiettivi del “Riordino delle reti cliniche in applicazione della Dgr 1696/2012” il cui schema di deliberazione è stato trasmesso dalla Giunta all’Assemblea legislativa per il parere della competente commissione. Il documento prevede la riorganizzazione dell’offerta sanitaria regionale attraverso il riordino delle reti cliniche. Incarica poi il Coordinamento degli Enti del SSR ad effettuare, con cadenza annuale, il monitoraggio sullo stato di applicazione della deliberazione.

“L’organizzazione in reti cliniche – specifica l’assessore alla Sanità, Almerino Mezzolani – rappresenta un’innovazione organizzativa che mira a consolidare e migliorare la sicurezza e qualità delle cure, l’equità dell’accesso alle cure e la sostenibilità economica delle scelte, appropriatezza ed etica nell’uso delle risorse”.

L’equità dell’accesso alle cure deve tener conto dei punti di erogazione sulla base del bacino di utenza e delle caratteristiche oro-geografiche, della distribuzione delle specialità in base ai dati epidemiologici di salute della popolazione e dell’organizzazione della rete dell’emergenza. Sostenibilità economica delle scelte, appropriatezza ed etica nell’uso delle risorse deve essere perseguita attraverso la realizzazione di reti clinico assistenziali “che effettivamente servono ai cittadini – rimarca Mezzolani – evitando di creare servizi o punti della rete che sono diseconomici per numeri trattati e pericolosi per mancata expertise dei professionisti ed utilizzare strumenti di comprovata evidenza scientifica”.

Alla base della organizzazione in rete, tiene a specificare l’assessore c’è non solo l’individuazione ma anche la tutela delle realtà d’eccellenza. In un’ottica di sistema, e non solo regionale, ogni sforzo deve essere fatto dal SSR affinché queste realtà, che rappresentano un vero patrimonio di competenze e professionalità, non vengano disperse, fornendo loro tutti i mezzi di sussistenza e crescita necessari”. Va salvaguardato, inoltre, il ruolo delle diverse Aziende del SSR e le varie sperimentazioni gestionali di modelli innovativi.