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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Fare un’analisi del turismo per poter intervenire consapevolmente nel settore. Questo l’intento dell'”Osservatorio turistico alberghiero 2012″ che, grazie allo studio redatto da Scagliarini, Talucci e Di Cesare, ha indagato il turista tipo che sceglie le costa adriatica, per la precisione San Benedetto, Grottammare e Cupra Marittima, per trascorrere le sue vacanze. Nell’incontro di oggi sono stati presentati i dati raccolti tramite il questionario distribuito nelle strutture rivierasche.

Il 90% dei turisti della Riviera proviene da territorio nazionale, seppur sia in crescita la presenza straniera. Sono soprattutto famiglia, con o senza figli, che al 72% rimangono per una settimana; in aumento la scelta della vacanza corta che spesso è di un solo pernotto. La scelta del luogo di destinazione e della struttura ricettiva è sempre più spessa sul web attraverso i nuovi canali promozionali e di vendita e, purtroppo, è in calo la fidelizzazione della clientela che di anno in anno bazzica diversi lidi. Anche se la famiglia media raggiunge la meta di vacanza con la propria auto, è sentita la necessità di potenziare il collegamento con gli aeroporti di prossimità e la strada ferrata per incentivare gli stranieri a non fermarsi alla prima cittadina turistica che incontrano nell’immediato di Ancona o Pescara. Un turista da coccolare con prezzi bloccati e accoglienza curata, infine, affinché sia garantita una vacanza indimenticabile tra i più svariati comfort e servizi messi a disposizione, come gite nell’entroterra e bici gratuite per godersi il lungomare.

“Fondamentali i principi di integrazione, formazione, investimento e marketing“, commenta Sandro Assenti di Confesercenti. “San Benedetto è una bellissima creatura, cresciuta giovane e bella, ora è molto vecchia e descrive la decadenza della città. – prende la parola Giuseppe Ricci dell’Itb Italia – Non basta più stucco e pittura, servono investimenti”. “Dobbiamo pensare a quanto costa venire oggi a San Benedetto – riflette Luca Cantalamessa di Arisap – ai costi della vacanza si aggiungono quelli del parcheggio a pagamento, della tassa di soggiorno; questi non sono tempi rosei per poter permettersi di chiedere tutte queste tasse”.