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A marzo arriva la primavera! Fioriscono i mandorli e le mimose! E inizia una nuova rubrica, a cadenza mensile, in cui leggiamo per voi tanti fumetti, nuovi e meno nuovi, e li recensiamo al volo, nel tempo stimato di lettura di un minuto, così poi siete liberi di andare a fare picnic sotto le prime fioriture. Questo mese, in collaborazione con Star Comics e Planet manga, vi presentiamo i primi cinque: vi faremo conoscere le anime auree e nere di Mieru Hito, le fughe oniriche di Pandora Hearts, il sangue e il sudore nei combattimenti dell’Uomo Tigre, i canestri rocamboleschi di Kuroko’s basket e l’iniezione di realtà di Davvero! Buona lettura!

DAVVERO

Davvero-01Fumetto nato dalla fantasia di Paola Barbato, autrice tra le più importanti di Dylan Dog del periodo post-Sclavi, inizialmente come fumetto web e poi “promosso” alla versione cartacea da edicola, “Davvero” è una serie edita dalla Star Comics in formato economico a quaderno e, al momento di scrivere questa recensione, sono usciti 3 numeri. Martina, una ragazza che vive in modo economicamente agiato, se ne va di casa accettando 20.000 euro che le dà il padre a seguito di una provocazione: la sfida ad andarsene, visto che si lamenta di ogni cosa che succede a casa. Ovviamente l’iniziale felicità della ragazza sarà ridimensionata dalla realtà. Un fumetto che mostra in modo intelligente una generazione di ragazzi che non riesce ad adattarsi al mondo o forse il mondo è divenuto così disumano da rendere nevrotico chiunque abbia ancora un futuro da chiarire. Alle matite si alternano disegnatori che hanno un tratto da fumetto popolare ma che conoscono il mestiere. Consigliato a chi vuole storie intime e realistiche e si è stufato di leggere dei soliti eroi di sempre (che siano giapponesi, italiani o americani). Di Andrea Topitti

KUROKO’S BASKET

Kurokos-Basket-01Al campionato di basket delle scuole medie c’è una squadra leggendaria composta da soli fenomeni, ognuno dei cinque titolari è uno di quei talenti che vedi nascere una sola volta nella vita. Finite le medie questi cinque ragazzi si dividono tra altrettante scuole superiori per sfidarsi negli anni a venire. Si dice anche che in quella squadra militasse un fortissimo “sesto uomo” di cui però nessuno si ricorda. All’inizio dell’anno scolastico due ragazzi, molto diversi tra di loro, si iscrivono al club di Basket del liceo Seirin… Kuroko’s Basket è un classico spokon manga (manga sportivo) che ricalca gli standard imposti dai suoi illustri predecessori come ad esempio Slam Dunk e Holly e BenjiTadatoshi Fujimaki, con il primo numero (edito dalla Star Comics in Italia) ci presenta i protagonisti, l’ambientazione e il tono generale dell’opera, in un insieme molto ben confezionato e funzionale (come si addice ad un manga di Shōnen Jump. In Giappone questo titolo gode anche di una trasposizione animata, prodotta dal prestigioso studio Production IG. Se vi piacciono i manga sportivi senza troppe pretese questo è il fumetto che fa per voi. Di Andrea Gagliardi

MIERU HITO

Mieruhito-01Il bravo Toshiaki Iwashiro crea un piccolo mondo di anime auree, cioè fantasmi non trapassati ma buoni, contrapposti ad anime oscure, chiaramente maligne, che cercano di far del male ad essere eterei e non. Il micromondo dove tutto ha capo è un cadente pensionato, Villa Utakata, gestito dall’apparentemente gioviale e distratto Myojin Togo, in realtà una Guida, con il compito di aiutare i morti a trapassare. Ed è qui che “capita” a vivere la giovane Himeno, capace di vedere gli spiriti e con un misterioso passato familiare… All’inizio più episodico, questo manga del 2006 edito dalla Star Comics, con lo scorrere dei numeri diventa sempre più appassionante e ricco di contenuti, restando pur sempre sul filone mainstream, con combattimenti tra bene e male e situazioni comiche/giocose. Criticato per il suo tratto “poco originale”, l’autore mostra maggiormente le sue capacità di regista/sceneggiatore nel lavoro successivo, Psyren, già editato e concluso in Italia. Ma anche questo titolo non è affatto da buttar via! Di Silvia Forcina

PANDORA HEARTS

Pandora-Hearts-01“Oz Vessallius, con la catena della condanna ora emetterò il tuo giudizio! Il tuo peccato è… La tua stessa esistenza!” Pandora Hearts si apre con una scena enigmatica e un’introduzione cliffhanger: composto di 19 volumi, è in corso di pubblicazione su GFantasy, a opera di Jun Mochizuki. Oz Vassalius, legittimo discendente di una delle quattro casate ducali, si ritrova alla soglia della cerimonia per i suoi quindici anni catapultato nell’Abisso, un mondo oscuro abitato dai chain. Proprio mentre sta soccombendo all’attacco di uno di essi, Oz viene salvato da una misteriosa ragazza di nome Alice, che altri non è che un chain, e si legherà a lui salvandogli la vita. In bilico tra il bene e il male, lei ha un solo scopo, recuperare i propri ricordi.
Shōnen diretto a un pubblico di adolescenti, Pandora Hearts sembra avere delle premesse interessanti, presentandosi come una lettura spensierata con un po’ di brio. Il disegno è in linea con i prodotti del momento, che associano un tratto morbido ad atmosfere più cupe e la trama potrebbe riservare delle piacevoli sorprese. Un prodotto che piacerà molto ai fan di Black Butler di cui, a mio parere, questo è la bella copia e di cui consiglio l’acquisto. Edito da noi dalla Star Comics, allo stato attuale conta quattro volumi. Di Maurizio Vannicola

L’UOMO TIGRE – TIGER MASK

Uomo-tigre-01Da bambina letteralmente adoravo l’Uomo Tigre e le sue cruentissime lotte contro i cattivi combattenti della Tana delle Tigri. Tanto per ribadire che non è vero che la tv rende violenti e che questa è una storia di sport, piena di sotto testi spirituali e dichiarazioni di buone intenzioni. Tiger Mask è un wrestler che non mostra pietà verso gli avversari, ma sotto la terrificante maschera ringhiante si nasconde l’animo gentile, teso verso la giustizia e la difesa dei deboli di Naoto Date. Leggere la sua storia nel fumetto riedito da pochi mesi da Planet Manga fa uno strano effetto nostalgia: i disegni riportano indietro agli albori del manga giapponese (ha 44 anni!) e fanno quasi tenerezza per le soluzioni ingenue che adotta. Come ad esempio il commentatore degli incontri che trema di paura nel presentare la cattiveria dell’Uomo Tigre o si indigna quando descrive le sue scorrettezze. Ma proprio per questo è un’opera da leggere e riscoprire, canticchiando la sigla che è nella memoria di tanti, e da avere sulla libreria come esempio di manga storico. (Per un diverso punto di vista leggi anche il numero di marzo di Piceno33!) Di Silvia Forcina

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