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ANCONA – Sale di ora in ora il conto dei danni causati dalla neve all’agricoltura marchigiana. Secondo l’ultimo monitoraggio della Coldiretti Marche, le cifre hanno ormai raggiunto quota 30 milioni, ma la stima è destinata ad aumentare ulteriormente. La situazione più drammatica è nel Pesarese, dove ormai non si contano le segnalazioni di crolli di stalle e capannoni a causa del peso della neve, mentre il gelo distrugge gli impianti idrici. Nell’azienda Vedovi di Urbino, uno degli agricoltori-spazzaneve che è anche presidente della Coldiretti locale, è venuta giù una struttura in acciaio appena costruita. 

La situazione dei danni in agricoltura sarà al centro di una riunione in Regione, ad Ancona, fissata per martedì, dove Coldiretti Marche chiederà l’applicazione di una serie di misure per sostenere le aziende agricole, compresi provvedimenti che riguardino l’Imu. Ma oltre alla situazione drammatica degli allevamenti, la preoccupazione riguarda anche gli ulivi, che nelle zone interne sono stati gelati o distrutti dal peso della neve.

Si teme anche per i vigneti e gli alberi da frutto, soprattutto se le temperature dovessero diminuire, come indicano le previsioni meteo per la prossima settimana. I danni alle piante sono, infatti, destinati a compromettere le produzioni nel tempo poiché occorrono anni prima che prima che si possa sostituire la pianta e che quella nuova inizi a produrre.