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ASCOLI PICENO – I piccoli negozi di frutta o di alimentari, un tempo tantissimi, ubicati agli angoli delle vie, delle piazze o sotto casa, stanno vivendo anche nelle grandi città una sorta di seconda giovinezza, nonostante l’avanzata inarginabile di supermercati, centri commerciali e outlet che sembrava averli definitivamente condannati. Certamente la realtà di Ascoli Piceno è stata sempre ben diversa da quella dei grandi agglomerati poiché di questi negozi, ne sono “sopravvissuti” diversi, seppur con tante inevitabili variazioni.

PRODOTTI DI NICCHIA, CHILOMETRI “ZERO” – Al loro posto, spesso oggi operano giovani e i negozi, hanno assunto una sorta di specializzato, con arredi moderni ed adeguati e tanta inventiva che rappresentano una risposta vincente che piace ai consumatori. Un esempio per tutti è dato dal negozio “Antica Salumeria” di via Dino Angelini, in pieno centro storico dove è possibile trovare “i gioielli del Piceno” e cioè tutte le prelibatezze enogastronomiche locali, praticamente ogni giorno e a tutte le ore. E questo grazie all’inventiva appunto della titolare, Rita Di Giacinto, che dopo aver rilevato a fine 2009 un vecchio esercizio alimentare tradizionale, destinato forse alla chiusura, ha pianificato una nuova strategia commerciale, basata esclusivamente sui prodotti tipici locali e di nicchia, a chilometri “quasi” zero. Da Rita è infatti possibile trovare salumi, formaggi ma anche tartufi,funghi ecc. provenienti da località di produzione distanti massimo 50 chilometri dal punto vendita (in maggioranza da Montemonaco) e dunque rigorosamente del Piceno. “Garantire un tale standard di vendita – evidenzia con enfasi la signora Rita – non è cosa da poco poiché devo fare tutti i giorni i conti con la fragranza, la genuinità ed anche con una certa azione di continua ricerca, pur se si riceve di contro molte soddisfazioni da parte della clientela che risponde”. “Antica Salumeria – sottolinea il direttore Confcommercio Giorgio Fiori – è un po’ la prova provata di come le donne si affermano oggi più di ieri nel terziario che avanza e soprattutto di ciò che noi di Confcommercio andiamo da tempo predicando e cioè che anche il piccolo quando è specializzato è bello e ben si misura nel pluralismo distributivo, fatto di piccola, media e grande distribuzione che oggi come oggi vive anche ad Ascoli”.