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I dati parlano chiaro: il livello di anidride carbonica (CO2) negli oceani non è mai stato così alto. Il risultato dello studio condotto da un gruppo di ricerca internazionale coordinato da Barbel Honisch (della Columbia University) è stato pubblicato sulla rivista americana “Science”. I ricercatori sono riusciti ad individuare un periodo storico nel quale c’è stato un aumento di CO2, sebbene non a questi livelli. Il periodo, chiamato Paleocene-Eocene Thermal Maximum (PETM), risale a 56 milioni di anni fa e gli studiosi hanno osservato che nell’arco di circa 5.000 anni la quantità di CO2 è misteriosamente raddoppiata nell’atmosfera, con un conseguente aumento delle temperature medie globali di circa 6 gradi.

I PARERI – Gli studiosi ritengono che durante questo periodo il ph marino sia sceso di 0.45 unità e di conseguenza gli oceani siano diventati più acidi. Per questo, probabilmente, a quel tempo si estinsero metà degli organismi unicellulari della specie di foraminiferi bentonici, con la relativa scomparsa di organismi superiori nella catena alimentare.

 

I TIMORI – I ricercatori temono che una tale situazione possa ripetersi anche oggi. Infatti negli ultimi cento anni la Co2 atmosferica è aumentata di circa il 30% e il ph oceanico è diminuito di 0.1 unità, arrivando a 8.1, un tasso di acidificazione almeno 10 volte più veloce rispetto a quello di 56 milioni di anni fa. «Se le emissioni industriali di carbonio continueranno al ritmo attuale – ha osservato Honisch – potremmo perdere organismi come barriere coralline, ostriche e salmoni».