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CASTEL DI LAMA – Il rischio ambientale nella zona a ridosso del plesso industriale di Campolungo sembra non essere superato. Dopo le assemblee pubbliche e la raccolta firme per bloccare la costruzione dell’impianto a biomasse ad Appignano del Tronto, il comitato “Aria Pulita” di Villa S. Antonio torna a denunciare una nuova situazione, un impianto a biomassa di tre Mw termici situato presso l’azienda Deatech Elantas, la quale avrebbe avuto l’autorizzazione dalla Regione Marche lo scorso mese. Il Comitato “Aria Pulita” ha già chiesto al Comune di Ascoli Piceno, sul quale insiste l’impianto, di sospendere i lavori in corso e di ordinare il ripristino, come impone la normativa in materia.

LE RICHIESTE – Inoltre, vuole sollecitare il Comune di Castel di Lama e gli altri Comuni limitrofi a “intervenire  per bloccare quello che  appare, con evidenza, un provvedimento che attenta alla salute dei  residenti in una zona che sotto il profilo ambientale è già oltremodo compromessa”. A seguito delle innumerevoli proteste, è stato disposto il blocco del traffico nella zona di Villa S. Antonio, dove è stata rilevata un’eccessiva emissione di polveri sottili, registrata dalla centralina di Campolungo. Nei mesi scorsi, grazie ad incontri pubblici e ad una campagna di sensibilizzazione, sono stati portati alla luce i danni causati dall’eccessivo e incontrollato inquinamento che viola la normativa europea vigente in materia. I rischi maggiori sono quelli per la salute: patologie come l’ictus, il tumore al polmone e gravi malattie cardiovascolari.