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PESCARA – Il dolore per la morte di Morosini non si arresta. Stamattina la fidanzata Anna poco più che ventenne, si è recata all’obitorio dell’ospedale di Pescara per espletare le formalità del riconoscimento della salma. La ragazza, arrivata ieri sera a Pescara, era accompagnata dagli amici giunti stamattina da Bergamo, con lei anche gli uomini della Digos che insieme ad altri quattro compagni l’hanno portata all’obitorio. Con lei, inoltre, le compagne della squadra di pallavolo di Brembate, in cui gioca la ragazza. Anna ha spiegato a tutti che l’autopsia verrà effettuata domani mattina, poi si è sciolta in lacrime mormorando tra i singhiozzi: “Sembrava sorridesse, era bellissimo!”.

LE POLEMICHE – Intanto, oltre alla rabbia dei giocatori del Livorno di fronte alla morte del compagno di squadra, cresce la polemica per l’auto dei vigili urbani che intralciava l’ingresso in campo dell’ambulanza, per rimuovere il veicolo è stato rotto un vetro. Sull’accaduto, ieri pomeriggio, si è svolto un vertice al Comando dei vigili urbani di Pescara. Il Comune avvierà un’indagine interna e collaborerà con l’autorità giudiziaria per fare chiarezza sulla vicenda. “Abbiamo avviato le verifiche – ha commentato ieri il comandante Carlo Maggitti – e vedremo se ci saranno responsabilità”. “Chi ha sbagliato pagherà”, ha a sua volta confermato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, il quale che ha comunque parlato di superficialità nel parcheggiare l’auto, comunque in servizio allo stadio, anche se la cosa non ha danneggiato i soccorsi che sono stati nei tempi giusti.

LA CARRIERA DEL CALCIATORE – ll vivaio dell’Atalanta, tanta serie B e un pò di Udinese, e poi tre partite nell’Under 21 di Pierluigi Casiraghi all’Europeo del 2009. Era questa la parabola sportiva di Pierpaolo Morosini, centrocampista del Livorno morto oggi dopo essere crollato in campo per un arresto cardiaco. Morosini era cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta dove nei 10 anni di militanza aveva vinto anche uno scudetto allievi. Nel 2005 era passato in comproprietà all’Udinese dove a 19 anni giocò la prima stagione da professionista dividendosi tra Primavera e prima squadra e collezionando 5 presenze in Serie A, 3 in Coppa Italia e una in Coppa Uefa (l’ottavo di finale Levski Sofia-Udinese). L’anno dopo l’esperienza in serie B a Bologna dove colleziona 16 presenze, il riscatto dall’Udinese nella successiva sessione estiva del mercato passa al Vicenza, ancora in B dove con 34 gettoni e un gol contribuisce a conquistare la salvezza dei veneti, al punto che i biancorossi ne riscattano la metà del cartellino e lo confermnoa tra i titolari anche per la stagione successiva (32 presenze). Nell’estate del 2009 l’Udinese era diventata proprietaria interamente del suo cartellino riscattandone la comproprietà dal Vicenza per 1,5 milioni di euro e il 31 agosto di quell’anno Morosini era passato in prestito alla Reggina e successivamente al Padova, per poi tornare nel 2011 a Vicenza. Dal gennaio di quest’anno il centrocampista era in forza al Livorno: con i toscani aveva collezionato 9 presenze. Morosini aveva fatto anche tutta la trafila nelle nazionali giovanili fino alla Under 21 dove aveva esordito nel settembre del 2006, arrivando a disputare l’Europeo 2009 in Svezia.

I COMMENTI SU TWITTER DELL’UDINESE – Il silenzio dell’Udinese dopo la morte di Piermario Morosini viene “interrotto” su Twitter dai giocatori, che sui propri profili hanno inviato messaggi di cordoglio per il compagno deceduto a Pescara. “Sono distrutto – scrive Antonio Floro Flores – trovare le forze per scrivere qualcosa è troppo difficile. Ciao amico mio”. Rafael Perez, in spagnolo, si dice “costernato per la morte di Mario, un gran compagno. Che Dio lo abbia in gloria”. Per Mehdi Benatia l’ amico Morosini è “nella memoria di tutti noi”. Infine Kwadwo Asamoah ricorda Morosini come “un grande ragazzo, sempre sorridente… All’Udinese manchi a tutti ‘Morò. Triste”.