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Haffaz Aladeen è il dittatore di Wadiya, paese immaginario del nord Africa. Capriccioso, idiota, profondamente bambino, antidemocratico, comanda il suo paese tra una partita di wii, parti da attore in film (che ruotano attorno a lui) e partecipazioni a olimpiadi (che vince sempre lui ovviamente). La cosa è inammissibile agli occhi delle Nazioni Unite che lo invitano a dimettersi. Risentito, Aladeen decide di partire per gli Stati Uniti ma una congiura nei suoi confronti, lo porterà a essere scambiato con un sosia (ancor più stupido di lui). Così, il nostro ex-dittatore vagherà per Manhattan scontrandosi con una democrazia che non ha mai incontrato.

CONSIDERAZIONI – Il film è un classico alla Sacha Baron Cohen: prende un tema scottante nella nostra società e ci fa sopra della comicità. Fondamentalmente Baron Cohen gioca sporco dissacrando temi nevralgici della nostra società, in questo caso il comportamento totalmente avulso dalla realtà dei dittatore e del loro agire politico. Ma c’è un però. Nonostante si fa comicità, diciamo, assicurata, il nostro attore lo fa bene, almeno dal punto di vista recitativo. Sacha Baron Cohen è un camaleonte: gli dai un personaggio e lui non interpreta solamente il ruolo, lui diventa quel personaggio. Basti pensare ai suoi personaggi precedenti che hanno popolato i suoi film, dal rapper  Ali G al kazako Borat. Assieme a questi affianchiamoci il ruolo del barbiere Adolfo Pirelli in Sweeney Todd e dell’ispettore Gustav di Hugo Cabret. Personaggi totalmente differenti con accenti, espressioni e mimiche facciali diverse che hanno come filo conduttore Cohen, l’attore che li incarna.

La pecca da imputare ai film di Baron Cohen (di cui scrive i soggetti ma non li dirige) è che la comicità è spesso spicciola, fatta di parolacce e situazioni in buona parte scontata. Non mancano le “trovate” geniali e le battute piene di cinismo ma sono in minoranza e lasciano troppo spazio alla panzana e al divertimento semplice. In conclusione un film brillante che ironizza su temi importanti e delicati, interpretato da un attore camaleontico ( al quale si augura di interpretare più ruoli “seri” che sempre comici) come protagonista che però sfocia in comicità spicciola, senza privarsi di colpi di genio.

PIACERÀ – Ai fan di Sacha Baron Cohen e a chi vuole vedere un film divertente che prova a far riflettere

NON PIACERÀ – A chi si aspetta un film che sia di profonda denuncia sociale

 

IL DITTATORE

REGIA Larry Charles

SCENEGIATURA Sacha Baron Cohen, Alec Berg, David Mandel, Jeff Schaffer

ANNO 2012

CON Sacha Baron Cohen, Ben Kingsley, Anna Faris, Megan Fox, Edward Norton