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ASCOLI PICENO – I lavoratori dell’Agenzia del Territorio non ci stanno a veder soppresso il proprio ente. Con il recente decreto di  “efficientamento, valorizzazione, dismissione del patrimonio pubblico e ristrutturazione dell’amministrazione finanziaria” è infatti previsto l’accorpamento all’Agenzia delle Entrate.

LA PROTESTA – E’ riassunta in una lettera, che arriva dagli uffici romani: “Con la presente intendiamo far conoscere all’opinione pubblica e agli organi competenti la reale immagine dell’Agenzia del Territorio che non coincide certo con quella di un catasto arretrato e polveroso, come spesso viene dipinto da una superficiale e dannosa rappresentazione.

Attraverso una struttura snella e informatizzata, e grazie anche alla proficua interazione con il mondo tecnico-professionale, ha raggiunto in questi anni gli obiettivi assegnati migliorando notevolmente il rapporto con il cittadino e le altre istituzioni, incidendo positivamente sul recupero delle basi imponibili facenti capo al possesso di immobili. Il nostro modello di Catasto è considerato una eccellenza anche in ambito internazionale.

Ciò premesso, pur consapevoli che processi di ristrutturazione sono in questo momento necessari e doverosi, esprimiamo forti perplessità riguardo l’accorpamento all’Agenzia delle Entrate, la cui missione e le cui peculiarità non sono di certo coincidenti con le specificità e le professionalità presenti nella nostra Agenzia.

A proposito di quest’ultimo argomento, non possono certo passare in secondo piano le preoccupazioni del personale relative ai possibili problemi occupazionali derivanti dall’ennesima ristrutturazione che appare avere molto poco di tecnico e molto invece di politico. Lo stesso Governo, neanche due mesi fa, sottolineava e disciplinava l’importanza strategica dell’Agenzia.

Ad aumentare le preoccupazioni citate si aggiungono anche quelle legate alla possibile esternalizzazione di alcune attività, nonché quelle legate ad un possibile smantellamento delle funzioni catastali a favore degli enti locali i quali, non essendo in grado in massima parte di gestire tale attività, sarebbero costretti a rivolgersi ad organismi privati, magari appositamente costituiti.

Considerando, quindi, che ci troviamo di fronte alla soppressione di una Agenzia tutt’altro che inutile e inefficiente, esprimiamo il nostro totale dissenso verso questo provvedimento che, tra l’altro, non ha coinvolto le parti interessate come una buona politica dovrebbe prevedere”.