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ASCOLI – E’ stato il primo acquisto dell’Ascoli per la stagione 2012/13. Stiamo parlando di Giuseppe Prestia, giovanissimo difensore giunto in prestito dal Palermo. Il sito della squadra bianconera riporta le prime parole del giocatore, che si dichiara entusiasta per la nuova avventura.

PRIMA ESPERIENZA TRA I PROF –“Credo che non avrò problemi ad ambientarmi – esordisce così lo stopper – so già che non avrò nostalgia della famiglia, perché comunque mi sarà vicina anche da lontano”. Prestia inoltre aggiunge che conosceva già la città delle cento torri. “Sono già stato ad Ascoli in più occasioni, anche se sempre di passaggio: con mio zio, che abita a una ventina di chilometri di distanza e poi con la Primavera del Palermo. Ricordo in quest’ultima occasione d’essere stato con la squadra all’Oasi e di aver visto pranzare Soncin, Papa Waigo ed altri bianconeri. Diciamo che era un segno del destino”.

LE CARATTERISTICHE – “Sono un difensore centrale fisico, dotato di anticipo e colpo di testa – precisa il difensore classe 1993 – Mi hanno paragonato a Materazzi per stazza e forza fisica, ma assicuro d’essere molto meno falloso; mi vedo più simile a Nesta, il mio calciatore preferito”.

MODULO PREFERITO – Alla domanda riguardante lo schema tattico che preferisce, Prestia ha le idee chiare: “Ho giocato con più moduli, a volte con la difesa a tre, più spesso con quella a quattro nel 4-3-3 o nel 4-3-1-2. So che Mister Silva adotta per lo più il 3-5-2 e non dovrei avere problemi, sono a sua completa disposizione. Voglio giocare il più possibile e di riuscire a farlo bene contribuendo all’obiettivo di squadra”.

AD UN PASSO DAL CHELSEA – Il nuovo difensore bianconera racconta di come in passato è stato vicinissimo ad emigrare in Inghilterra: “Avevo 14 anni quando fui convocato da Antonio Rocca nell’Italia Under 16. In uno stage con la maglia azzurra fui visionato da alcuni osservatori del Chelsea, squadra che avrebbe voluto acquistarmi. In quel momento della mia vita stavo facendo bene nelle giovanili del Palermo e in Nazionale e non volevo stravolgere tutto, quindi rifiutai la proposta. Una nuova proposta dall’Inghilterra arrivò a16 anni: il Tottenham mi chiamò tramite il Palermo per un provino di una settimana. Il periodo di prova fu molto positivo, ma anche in quel caso preferii restare al Palermo”.