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ASCOLI PICENO – Sembra non avere fine la telenovela tra Papa Waigo e l’Ascoli Calcio. Oggi la società bianconera, attraverso un comunicato, ha voluto fare chiarezza sulla vicenda, in riferimento soprattutto rilasciata dal senegalese al quotidiano Il Resto del Carlino. La nota si conclude con un appello della dirigenza picena al giocatore affinchè possa tornare e risolvere al più presto una questione che sta diventando sempre più spinosa.

NO ALLO SVINCOLO – Ecco alcuni stralci del comunicato diramato dall’Ascoli Calcio sul proprio sito internet. “E’ importante ricordare che il Sig. Papa Waigo lo scorso anno ha firmato con la Società bianconera un contratto annuale con opzione per altri due anni. Opzione che l’Ascoli Calcio ha fatto valere il 30 maggio 2012 inviandone copia al diretto interessato presso l’indirizzo contrattuale e alla Lega, che, in data 11 giugno, ratificava l’operazione. Nell’incontro citato da Papa Waigo, risalente a circa due settimane fa, la Dirigenza è stata molto chiara. Pur comprendendo, infatti, le difficoltà che possono spingere il calciatore a richiedere lo svincolo, la Società, che ha investito e creduto in lui, non può permettersi di non richiedere una contropartita per il suo cartellino. Ciò significherebbe rinunciare ad un’entrata economica, che invece, contribuirebbe al rispetto delle scadenze e dei sempre più stringenti parametri economico-finanziari imposti dal sistema di Licenze Nazionali, parametri che, se non rispettati, farebbero incorrere in una sicura penalità. L’unica soluzione sensata e percorribile è stata, invece, quella di chiedere al giocatore stesso ed ai suoi procuratori di adoperarsi affinché fosse possibile aprire una trattativa con l’Al Wahda – di cui la Società bianconera era venuta a conoscenza dagli organi di stampa – o altro club interessato al calciatore stesso, al fine di agevolare e definire al più presto la cessione di Papa Waigo, stante la sua ferma volontà di lasciare l’Ascoli Calcio e, più in generale, il calcio italiano. La Società bianconera è infatti ampiamente disposta a trovare un accordo con la società di Dubai, che, certamente, non avrà problemi ad andare incontro alla richiesta, niente affatto esosa, dell’Ascoli Calcio”.

MANCANZA DI RISPETTO – “Il Sig. Papa Waigo chiede comprensione per i suoi problemi familiari. L’Ascoli Calcio chiede al Sig. Papa Waigo comprensione per i problemi che sta creando alla Società. La sua assenza rappresenta una gravissima mancanza di rispetto non solo nei confronti dell’Ascoli Calcio e del Presidente Benigni, che lo ha sempre trattato come un figlio, ma anche verso tutti i tifosi che lo hanno sempre sostenuto. Anche l’Ascoli Calcio ha molte famiglie da tutelare, così come un’intera struttura, un blasone ed una storia.Dispiace leggere che il Sig. Papa Waigo si è “ritrovato legato alla Società bianconera fino a giugno 2014 senza possibilità di poter fare nulla”, come se giocare per l’Ascoli Calcio fosse un fardello da portare addosso o un vincolo non gradito”.

MESSA IN MORA – “Riguardo invece alla disponibilità manifestata dal giocatore a rinunciare ai suoi stipendi, bisogna precisare che ciò non è possibile. Infatti la messa in mora, notificata alla società tramite raccomandata del suo legale lo scorso 4 giugno, obbliga l’Ascoli Calcio a versare gli stipendi maturati anche prima delle normali scadenze. L’Ascoli Calcio invita il giocatore a tornare per trovare insieme e senza inutili guerre, la soluzione migliore per tutti”.