Articolo
Testo articolo principale

ASCOLI PICENO – Mancano 48 ore alla fine del mercato, e l’Ascoli deve ancora piazzare almeno due colpi in entrata. Le priorità riguardano l’attacco e la difesa. L’impressione è che si risolverà tutto negli ultimi minuti, e ciò sarà il frutto di scambi. Inoltre c’è da sistemare la faccenda che riguarda Enrico Guarna: sarà ceduto o rimarrà in bianconero?

OFERE PER GIALLOMBARDO?– Tramontata la pista che porta a David Suazo, la dirigenza picena pare aver intavolato una trattativa con il Lecce, retrocesso in Lega Pro causa calcioscommesse. In Puglia si accaserebbe il terzino sinistro Andrea Giallombardo, mentre farebbe il percorso inverso l’attaccante Edward Ofere. Questa sembra l’ipotesi più calda per il reparto avanzato, visto che i nomi di Corvia, Jeda e Maccarone appaiono alquanto improbabili considerando i pesanti ingaggi degli atleti in questione. In difesa, sfumati Rigione e Donati finiti entrambi al Grosseto(mancherebbero solo i dettagli), si parla di un riavvicinamento al centrale polacco Blazej Augustyn, in uscita dal Catania.

GIGANTE SFORTUNATO – Edward Ofere è nato il 28 marzo 1986 a Enugu(Nigeria). Inizia la sua carriera nell’Enugu Rangers dove realizza 18 reti in 77 partite. Nel 2005 l’approdo in Svezia e precisamente al Malmo. Con la maglia degli scandinavi mette a segno 24 gol in 85 presenze. Estate 2010, Ofere viene acquistato dal Lecce. Inizia positivamente la sua stagione, visto che va a segno 3 volte in 11 apparizioni in maglia giallorossa. Stagione che chiuderà qui, causa un infortunio al ginocchio per il quale subirà un intervento chirurgico il 18 gennaio 2011. Tutto finito? Assolutamente no. Infatti il centravanti nigeriano finisce di nuovo sotto i ferri il 7 dicembre dello stesso anno sempre al ginocchio destro. Ofere ha svolto l’intera preparazione con Il Lecce, quindi fisicamente dovrebbe essere a posto. Il colosso africano(189cm per 85kg), fa della potenza e della velocità le sue armi migliori. Potrebbe rivelarsi un gran colpo, a patto che la sfortuna non ci metta di nuovo lo zampino.