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ANCONA – Pescherecci di nuovo in mare con la conclusione del fermo pesca, iniziato lo scorso 6 agosto. Ad annunciarlo è la Coldiretti Impresapesca, con il via alle attività della flotta marchigiana. Via libera dunque – sottolinea la Coldiretti – in tutta la riviera a fritture e grigliate a “chilometri zero” realizzate con il pescato locale e meno rischi di ritrovarsi nel piatto, soprattutto al ristorante, prodotto straniero delle stessa specie del nazionale se non addirittura esotico e spacciato per nostrano. Dopo lo stop del fermo pesca si torna dunque in mare in tutto l’adriatico, anche se nelle dieci settimane successive alla ripresa l’attività sarà limitata a tre giorni, come già lo scorso anno.

OBIETTIVI – Il fermo pesca ha l’obiettivo di garantire il ripopolamento dei pesci nel mare e salvare cosi le marinerie dal collasso, dopo un 2011 che ha visto il pescato subire un calo del 38 per cento rispetto al 2010, con un trend comunque in costante calo ormai da anni.

PARLA COLDIRETTI IMPRESAPESCA – “E’ questo un segnale – sottolinea Tonino Giardini, responsabile di Coldiretti Impresapesca – che forse questa misura così come strutturata ha ormai fatto il suo tempo e deve essere rinnovata, per trovare un equilibrio tra la tutela della risorsa, primo obiettivo, e la tutela delle imprese, che forse questa impostazione di fermo, ormai datata con i suoi quasi 30 anni, non riesce a avere”.