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FERMO – Clean Up the World – letteralmente Puliamo il mondo – è un’iniziativa delle Nazioni Unite che a partire dal 2005 si svolge contemporaneamente in tutto il globo nel mese di settembre. In Italia l’evento è gestito da Legambiente, che ha designato le prossime giornate del 28-29 e 30 settembre come momenti di “pulizia nazionale”. Si vuole ricordare alla cittadinanza, alla gioventù e ai poteri che la condizione dell’ambiente in cui viviamo dipende da tutti. E’ fondamentale affermare con forza la necessità, se non l’urgenza di rispettare l’habitat naturale e paesaggistico in cui ogni giorno ci muoviamo, spesso ignorando che la nostra qualità della vita – e quella delle prossime generazioni di italiani – dipende dalla sua conservazione.

LE GIORNATE DI PULIZIA – Per l’occasione il circolo Legambiente Fermo-Valdaso ha organizzato un programma di raccolta-rifiuti nelle zone del nostro territorio che più ne avevano bisogno, invitando tutta la cittadinanza a prendervi parte. Sabato verranno tirate a lucido le aree di Lido San Tommaso (foce del fiume Tenna) e della foce del fiume Ete Vivo. Domenica verrà pulita la strada di Monte Cacciù. Un altro programma, in piccolo, è rivolto alle scuole elementari e materne di Porto San Giorgio per la pulizia di Piazza del Marinaio, Giardino D’Estate, Piazza Torino, Piazza Alighieri, Piazza Luzi, Piazza Gaslini. Ai volontari verranno distribuiti ‘kit di pulizia’ appositi.

MONTE CACCIU’ – Il presidente del circolo Legambiente Andrea Bagalini afferma che l’iniziativa vuole avere anche il “risvolto concreto di recuperare, scoprire e valorizzare aree del nostro territorio abbandonate in uno stato di degrado e spesso sconosciute agli stessi cittadini. La strada di Monte Cacciù, ad esempio, è di alto valore a livello paesaggistico ma è insozzata da varie discariche abusive, e pochi sanno dell’esistenza del bellissimo parco attiguo, ora di proprietà della Steat”. “La scelta di intervenire su questa strada – precisa l’Assessore all’ambiente di Fermo Elmo Tappatà – ha un valore simbolico perché percorrendola a partire dalla chiesa di Castiglione si arriva a Porto San Giorgio: è una strada che unisce’. Legambiente si augura che attraverso la collaborazione dei Comuni e della Steat si possa giungere a mettere a disposizione della cittadinanza il parco, che comprende un bosco di otto ettari e potrebbe essere utilizzabile in diversi modi. Il presidente della Steat Fabiano Alessandrini si mostra aperto a tale possibilità, purchè si trovi un modo per valorizzare la proprietà dell’azienda contestualmente alla sua fruizione da parte degli abitanti di Fermo e Porto San Giorgio. ‘Abbiamo voluto cogliere questa occasione – aggiunge Alessandrini – perché si inquadra in una serie di iniziative per la celebrazione dei 25 anni della Steat e perché la nostra è un’azienda sensibile a questa tematica. Stiamo anche studiando soluzioni innovative per convertire i pullman dal diesel al metano, con brevetto interno”.

L’AZIONE DI SENSIBILIZZAZIONE – “E’ necessario che le autorità del territorio collaborino – avverte l’Assessore all’ambiente di Porto San Giorgio Umberto Talamonti – perché questi interventi non possono essere gestiti all’interno dei singoli confini comunali. Va allargata la consapevolezza della problematica ambientale anche e soprattutto attraverso il contributo delle scuole”. “In tempi di difficoltà economica l’inquinamento ambientale è un tema lasciato spesso in secondo piano – chiosa Bagalini di Legambiente –  ma non possiamo permettercelo”. Significative su questo punto sono le parole dell’Assessore Tappatà: “le decisioni politiche devono guadagnare più incisività su questi temi che diverranno determinanti nei prossimi anni. Se riusciamo a progettare percorsi educativi a partire dalla scuola materna, cresceranno cittadini capaci di gestire il proprio territorio e di fronteggiare le future criticità ambientali che saranno tali e tante da necessitare di un modo di pensare diverso. Occorre un’ ‘accettazione di prossimità’. In questa fase storica l’individuo è naturalmente portato all’egoismo, ma sono invece i concetti di rispetto per il prossimo e di condivisione a dover entrare con più forza nella nostra cultura. Ne va della nostra sopravvivenza”. (Lorenzo Marziali)