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ASCOLI PICENO – Critiche alla gestione economica della Provincia? Il presidente risponde. Non si è fatta attendere la replica di Piero Celani agli attacchi sferrati dagli esponenti del Partito Democratico Di Francesco, Mandozzi e D’Angelo circa la delicata questione.

I TRE MOSCHETTIERI – Ecco la nota del presidente Piero Celani.
“Ci risiamo! Puntuali, dopo ogni Consiglio Provinciale i tre moschettieri (Mandozzi, Di Francesco e D’Angelo) tornano alla carica con l’ennesima conferenza stampa, fotocopia di tante altre, per dire le solite inesattezze. Tanto per loro vale il concetto: siamo quello che diciamo e non ciò che facciamo. Per me è sempre valso il contrario, ossia l’amministratore pubblico deve essere giudicato per come opera e non sulle parole; li riporto quindi alla realtà dei fatti visto che in questi anni sembra siano vissuti tutti e tre su Marte invece che su questa terra picena”.

DEBITI, ASSUNZIONI FACILI, GESTIONE RISORSE PESSIMA – “Ma andiamo con ordine, ho più volte invitato Di Francesco, responsabile provinciale del PD a venirmi a trovare per mostrargli, dati alla mano, i costi della Provincia relativi alla gestione targata Mandozzi: indebitamento, spesa corrente fuori controllo, assunzioni facili, pessima gestione delle risorse del Fondo Sociale Europeo, assenza di investimenti e sostegno alle imprese, mancanza di strategia per risolvere contenziosi e relativi debiti. Se volesse invece sapere come si diminuisce la spesa corrente, si aiutano davvero le imprese ad innovare, si attua la promozione del territorio e si utilizzano tempestivamente le risorse comunitarie, la mia Giunta è a Sua disposizione. Tutto ciò lo abbiamo fatto a trasferimenti statali dimezzati, rispetto a quelli gestiti dall’ex Vice Presidente Mandozzi. Altro che dissesto, rischio stipendi e Corte dei Conti: ogni giorno la Giunta provinciale è chiamata a ricostruire quanto in precedenza distrutto”.

UNICO MAESTRO L’ELETTORATO – “Sulle altre questioni, di cui hanno fatto cenno i consiglieri D’Angelo e Mandozzi, preciso: riguardo la vertenza della dirigente provinciale, la Provincia si è costituita davanti al giudice monocratico con il suo dirigente al personale (guardino bene le carte); i dipendenti di Affari Generali, Viabilità e Formazione non rischiano nulla in termini di stipendio in quanto i revisori dei Conti hanno fatto una lettura affatto approfondita della vicenda. Purtroppo c’è invece una verità sacrosanta: i cospicui debiti fuori bilancio già riconosciuti (16 milioni di euro) ed altri in arrivo, di cui questa Amministrazione non ha nessuna responsabilità ed anzi dimostreremo come si poteva ridurli drasticamente negli anni passati. Ma di questo e tanto altro, di cui il PD piceno si è reso responsabile (vedasi la gestione di Piceno Consind, Piceno Sviluppo, Asteria ecc) ne parleremo con un libro bianco. Per il resto, i tre esponenti politici se ne facciano una ragione, continueremo ad amministrare nell’interesse dei cittadini questo territorio e l’unico maestro legittimato a giudicare sarà l’elettorato”.